Napoli, i rapper cantano per Noemi e per dire basta alle vittime innocenti: così è nata ‘Ora Basta’ | Video-intervista

di Roberta Miele

Una canzone può rompere il muro di silenzio, fatto di paura e di cultura criminale. Può raccontare come degli spari all’impazzata per strada possano mettere in pericolo la vita di una bambina e può anche dire ‘basta’. Allora succede che un regista, Ambrogio Crespi, sente forte la necessità di dare una risposta alla violenza che ha ridotto in coma Noemi, la piccola di quattro anni ferita il 3 maggio da un colpo di pistola al polmone durante un agguato in piazza Nazionale a Napoli, e chiede ad un rapper partenopeo, Michele Sbam, di mettere su una squadra di artisti.

Nel giro di qualche giorno nasce ‘Ora basta’, testo scritto ed interpretato da tredici tra rapper e cantanti che si schierano contro ogni forma di violenza e raccontano di una Napoli che non si rassegna alla camorra. Il brano denuncia la criminalità organizzata, la logica dei morti ammazzati e, soprattutto, si appella alla parte sana della città che deve ‘scuotersi’ e gridare forte contro il potere criminale.

Ad una settimana dal ferimento della bambina, i due sospettati di aver aperto il fuoco in piazza nel tentativo di uccidere Salvatore Nurcaro, i fratelli Armando e Antonio Del Re, originari di Secondigliano e figli del più noto Vincenzo Del Re ‘a pacchiana (condannato per droga e per fatti risalenti a quando il suo gruppo era al soldo del clan Di Lauro), sono stati arrestati, accusati di duplice tentato omicidio con l’aggravante della matrice camorristica. Noemi, invece, ha lottato quasi un mese prima di lasciare il reparto di rianimazione dell’ospedale Santobono, adesso potrà iniziare la riabilitazione. Lo stesso non è successo con Annalisa Durante, uccisa quindici anni fa a Forcella e ricordata da Palù nella canzone. Insieme a Palù e a Michele Sbam, di cui è la produzione musicale, hanno partecipato la voce storica dell’hip hop napoletano Ntò, El koyote ed El barrio, tutti interpreti della soundtrack di Gomorra. Poi ancora i rapper, Priore, Marziano, Kiaman, Red Family, Blaak Jack e Gesualdo. Con la regia di due giovani, Niccolò Crespi e Gianni di Maria, e il montaggio di Francesco Bozzi, la produzione è di Index Production.

L’impegno degli artisti napoletani non si è fermato qui. Il progetto ha il patrocinio morale della Fondazione Onlus ‘A Voce d’e creature’ di Don Luigi Merola a cui saranno donati i fondi raccolti dall’iniziativa e dai diritti della canzone per progetti di aggregazione ed inclusione sociale. L’associazione, come spiega Michele Sbam, «deve essere sostenuta ed aiutata perché dà futuro a tanti bambini», che rischiano di diventare soldati della camorra.

Leggi anche:
Pensionati in piazza contro il Governo: «Basta usarci come il bancomat per risanare i conti del Paese»
– Aggressione a Loret de Mar, per la morte di Niccolò a processo solo chi sferrò calcio
– Whirlpool, lavoratori in protesta a Napoli: prima notte di presidio allo stabilimento
– Divampa incendio in un appartamento: donna muore nella notte nel Salernitano
– Investì e uccise una donna, sconto di pena in appello per l’attore Domenico Diele
– Piazza spaccio in casa, 5 arresti e 280 dosi di crack sequestrate nel Napoletano
– Processo amianto killer a Bagnoli, difesa di Schmidheiny chiede il proscioglimento
Omicidio del baby boss Emanuele Sibillo: chiesti 4 ergastoli ai giudici dell’Appello «Nessuno sconto di pena per i Buonerba»

lunedì, 3 Giugno 2019 - 14:58
© RIPRODUZIONE RISERVATA