Le bandiere delle sigle sindacali che stanno affiancando i 420 lavoratori della Whirlpool sventolano ancora oggi all’esterno dello stabilimento di Napoli in via Argine. I lavoratori sono ancora in presidio, decisi a non mollare. Ieri, neanche la pioggia li ha fermati. Quella che oggi si apre sarà per loro una settimana decisiva. Questa mattina è in programma l’assemblea promossa da Fim Fiom e Uilm con i vertici nazionali delle tre sigle e domani pomeriggio alle ore 15 al Mise l’incontro con sindacati e azienda. Per l’occasione, ci saranno almeno mille persone, tra operai e loro familiari, a presidiare la sede del ministero.
La protesta prosegue anche in altre parti di Italia. A Fabriano (Ancona) i sindacati hanno indetto uno sciopero, di 30 minuti oggi e 90 minuti domani, per dare maggiore sostegno ai sindacati all’incontro in programma domani alle 15 al ministero dello Sviluppo economico. Oggi la Rsu di Melano ha proclamato 30 minuti di assemblea in sciopero, già effettuata dal turno mattutino dalle 10.30 alle 11; dalle 14 alle 14.30. Bis per i vari turni domani dalle 12.30 alle 14; dalle 15 alle 16.30, dalle 20.30 alle 22; per i part-time sciopero un’ora a fine turno. Ad agitare a Fabriano le acque l’ultima mosse dell’azienda cui era seguita una protesta dei sindacati di categoria: la riqualificazione con cessione a terzi del sito produttivo di Napoli della Whirlpool, 420 operai impiegati per la produzione di lavatrici piattaforma Omnia, annunciata il 31 maggio scorso.
Si teme che questa modifica sostanziale dell’accordo sottoscritto nell’ottobre 2018 al Mise, sul Piano industriale Italia 2019-2021, con la vertenza Napoli, possa produrre a cascata variazioni per altri siti produttivi italiani, compresi Melano e sede centrale degli impiegati sempre a Fabriano. In attesa dell’incontro a Roma, i lavoratori della multinazionale americana sono in permanente stato di agitazione.
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lunedì, 3 Giugno 2019 - 13:00
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