«Noi siamo per una distinzione netta tra attività politica e attività giurisdizionale in tutti i modi possibili. Siamo per soluzioni che rendano addirittura impossibile la candidatura di magistrati, che esercitano le loro funzioni, al Parlamento e che rendano enormemente difficoltoso se non precluso il rientro nella funzione. Ci auguriamo che tutto ciò che sta succedendo consenta di riaprire una discussione su questo».
Lo ha detto il presidente dell’Unione delle Camere penali (Ucpi), Gian Domenico Caiazza, ascoltato in audizione in Commissione Affari costituzionali sulla proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare sulle «norme per l’attuazione della separazione delle carriere giudicante e requirente della magistratura». Un altro tema su cui Caiazza ha posto l’attenzione è quello del «distacco dei magistrati presso l’esecutivo» su cui i penalisti hanno espresso una posizione «durissima».
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giovedì, 20 Giugno 2019 - 14:51
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