C’è qualcosa nei racconti di Giuseppe Passariello e della moglie Imma Monti che non ha convinto i pm della procura di Nocera Inferiore. C’è qualcosa nella ricostruzione dei momenti precedenti alla morte della piccola Jolanda, la loro bimba di 8 mesi, che ha sollevato più di un dubbio. Di una perplessità. E così da ieri sera Giuseppe Passariello è in stato di fermo con l’accusa di omicidio. L’omicidio di sua figlia, arrivata priva di vita in ospedale a Nocera Inferiore con lividi e ustioni sul corpino.
Come la piccola Jolanda si sia procurata quei lividi e quelle ustioni potrebbe stabilirlo il medico legale che oggi pomeriggio effettuerà l’autopsia preso l’obitorio dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, ché da moglie e marito – interrogati separatamente – sono arrivate due versioni discordanti. L’unica certezza per ora è il referto dei medici che hanno visti per primi Jolanda quando ormai non c’era più niente da fare: «Edema al volto co. chiazze ecchimotiche estese al collo ed escoriazioni in fase crostosa», «lesioni simili ad ustioni estese al palmo della mano bilateralmente profonde e meno profonde anche al dorso dei piedi e alla pianta», «lesioni afotose-ulcertive al cavo orale, congiuntive endematose bilaterali, ecchimosi più recenti al braccio destro e al dorso».
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lunedì, 24 Giugno 2019 - 08:52
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