Il decreto Cultura è legge. Con 139 sì, 109 astenuti e nessun voto contrario il Senato ha approvato ieri in via definitiva il decreto legge del Ministero dei Beni Culturali. «Sono orgoglioso di questo risultato, perché questa legge, approvata oggi dal Parlamento, assicura eguali diritti e opportunità ai lavoratori dello spettacolo» sostiene il ministro Alberto Bonisoli. «Il decreto restituisce dignità a danzatori, orchestrali, fonici, coristi e consente alle Fondazioni lirico-sinfoniche di assumere nuovo personale tramite concorso. Non accadeva da decenni» prosegue «orgoglioso del risultato».
Sono vari gli ambiti oggetto del decreto: dalle norme a tutela dei lavoratori delle fondazioni lirico sinfoniche alla rimodulazione degli obblighi di programmazione e investimento in opere europee e italiane per i media audiovisivi, passando per il commissario per gli europei di calcio 2020 a Roma fino allo stanziamento di maggiori risorse a favore del Mibac.
In vista del campionato europeo di calcio del 2020 nella città di Roma viene prevista la nomina di un commissario straordinario, che monitorerà e provvederà alla realizzazione degli interventi necessari. Vari sono i poteri attribuiti al commissario dal decreto: predisporre ed approvare il piano degli interventi, nonché applicare riduzioni di termini temporali, previste da talune disposizioni del Codice degli appalti, e fare ricorso alla procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara.
Fondo cinema e audiovisivo rimodulato
Con l’entrata in vigore del decreto vengono ripartiti i contributi per il cinema e l’audiovisivo, relativi alla promozione cinematografica e audiovisiva che non potrà essere inferiore – rispettivamente – al 10% e superiore al 15% del fondo, anziché non inferiore al 15% e non superiore al 18%. Vengono rimodellati anche gli obblighi di investimento in opere europee indipendenti, esclusivi di fornitori di servizi di media audiovisivi a richiesta soggetti alla giurisdizione italiana, come Sky Italia. Per le imprese che non investono costantemente nel nostro Paese è previsto un aumento con la soglia massima del 20%. Attualmente, invece, l’obbligo di investimento in opere audiovisive europee recenti, prodotte da produttori indipendenti, è fissato al 20% dei propri introiti netti annui in Italia. Il mancato raggiungimento degli obblighi di programmazione e di investimento per le televisioni e le tv on demand raggiunge una soglia di massima oscillazione consentita che va dal 10% al 15%. Soglia che comunque dovrà essere recuperata nell’anno successivo. In caso di mancato recupero, vengono irrogate sanzioni che andranno successivamente a finanziare il fondo per il cinema e l’audiovisivo.
Nuova disciplina per i contratti nelle fondazioni liriche
L’annuncio perviene direttamente da Bonisoli: «Il provvedimento disciplina le modalità che consentono alle ondazioni liriche di assumere personale a tempo indeterminato tramite concorso». «Il nostro obiettivo – prosegue il ministro – è rilanciare la lirica italiana e avvicinare tanti giovani alla musica e al teatro». Per quanto riguarda i contratti di lavoro a tempo determinato, invece, potranno essere stipulati uno o più contratti del genere, oltre i limiti di durata massima di 24 mesi, già previsti a linee generali dalla normativa vigente. La novità investe tutti i soggetti che adoperano il contratto collettivo nazionale delle fondazioni lirico-sinfoniche: di conseguenza, anche i teatri di tradizione ed i soggetti finanziati dal Fondo unico per lo spettacolo (Fus). Non è più valido, inoltre, il tetto del 15% dell’organico per le assunzioni a tempo determinato effettuate dalle fondazioni lirico-sinfoniche, per coprire i posti vacanti in organico. Nel caso in cui il datore non rispetti la normativa, il lavoratore avrà diritto a richiedere un risarcimento del danno.
Sistemi anti-pirateria rafforzati I sistemi di videosorveglianza in chiave anti-pirateria potranno essere installati nei locali adibiti a pubblico spettacolo, sulla base di una specifica autorizzazione del Garante per la protezione dei dati personali. I dati dovranno essere criptati e conservati per un periodo massimo di 30 giorni. L’accesso alle registrazioni dei sistemi è vietato. L’acquisizione può essere effettuata solo su iniziativa della polizia giudiziaria o del pubblico ministero. Gli stessi prodotti dell’editoria audiovisiva vengono annoverati tra i beni acquistabili dai 18enni, usufruendo della “Card cultura”. La carta elettronica è utilizzabile anche per l’acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal vivo, libri, musica registrata, titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche, parchi naturali, corsi di musica, di teatro o di lingua straniera.
Tax credit in pubblicità all’editoria
La legge garantisce anche la copertura stabile al credito d’imposta sugli investimenti incrementali pubblicitari in editoria, che diventa però nella misura unica del 75% (senza aumento al 90% per microimprese, pmi e start up innovative). A partire dal 2019 alla copertura del credito di imposta si provvede mediante utilizzo del Fondo per il pluralismo e l’informazione. Il tetto di spesa sarà stabilito annualmente da un dpcm.
Con Card Cultura i 18enni acquisteranno
anche prodotti di editoria audiovisiva
Novità anche per i diciottenni che usufruiscono della Card Cultura: per loro sarà possibile acquistare anche i prodotti dell’editoria audiovisiva. Attualmente, la Carta elettronica dellimporto nominale massimo di 500 euro è utilizzabile per lacquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal vivo, libri, musica registrata, titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche, parchi naturali, corsi di musica, di teatro o di lingua straniera
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mercoledì, 7 Agosto 2019 - 09:14
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