A due giorni di distanza dalle nuove e ultime consultazioni, tra Movimento Cinque Stelle e Partito democratico il braccio di ferro è, ancora, tutto sul nome del premier. Giuseppe Conte è la scelta dei grillini, ma Nicola Zingaretti continua a insistere che c’è bisogno di discontinuità. Eppure all’interno dei ‘dem’ qualcosa sembra cambiare: dall’ala renziana arriva il via libera a Conte.
Il disco verde si è accesso subito dopo le dichiarazioni del premier con le quali Conte ha ribadito la ‘sua’ chiusura totale a Matteo Salvini e ad un ritorno di fiamma tra grillini e Carroccio. A Biarritz per il G7, Conte ha spiegato: “Quella del governo giallo-verde è una stagione per me chiusa, che, per quanto mi riguarda, non si potrà riaprire più (…) Non credo che sia una questione di persone. è una questione di programmi. Serve un grande progetto riformatore, le persone sono secondarie”.
Parole che il renziano Andrea Marucci ha positivamente commentato: “Le parole di Conte aiutano a fare chiarezza. Bene che l’esperienza con la Lega sia finita e non ripetibile. Accolgo il suo invito a lavorare ad un progetto riformatore e a non fermarsi sui nomi”, commenta Andrea Marcucci, capogruppo del Pd al Senato e impegnato in questi giorni nelle trattative col Movimento Cinque Stelle. Per Marcucci continuare “su ultimatum e veti ci porta a sbattere la testa contro il muro e a riportarci tra le braccia di un uomo fuori controllo come Salvini, che non rispetta le istituzioni democratiche”.
Ma se l’ala renziana ha dato una sua indicazione, dal ‘cerchio’ di Zingaretti arrivano ancora dei ‘no’ a Conte. “Ci sono cose percorribili e altre no”, è invece l’idea del vicesegraterio Andrea Orlando. I contatti tra dem e pentastellati, comunque, vanno avanti.
Matteo Salvini, dal canto suo, continua a twittare messaggi sibillini nel tentativo di restare a galla: “Mai arrendersi”, scrive il leader della Lega dopo le parole di Conte.
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domenica, 25 Agosto 2019 - 10:16
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