Rinvio a giudizio per quasi tutti gli imputati, tra i quali l’ex ministro e parlamentare del Pd Luca Lotti. Nessun processo, invece, per l’ex maggiore del Noe carabiniere Gianpaolo Scafarto, che è attualmente assessore alla Sicurezza al Comune di Napoli.
Il giudice dell’udienza preliminare Clementina Forleo del Tribunale di Roma ha messo un primo punto fermo al secondo filone d’inchiesta sul caso Consip, quello che aveva coinvolto anche ufficiali dell’Arma dei carabinieri e che si è concentrato sulla fuga di notizie relativa al fascicolo avviato dai pm di Napoli sul maxi-appalto Consip.
Il processo è stato disposto per Lotti in relazione all’accusa di favoreggiamento; l’ex comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette, accusato di rivelazione del segreto d’ufficio e favoreggiamento; il generale Emanuele Saltalamacchia, comandante generale dei Carabinieri all’epoca dei fatti, per favoreggiamento; l’ex presidente di Publiacqua Firenze Filippo Vannoni, pure lui per favoreggiamento; l’imprenditore Carlo Russo, accusato di millantato credito. Il processo inizierà il prossimo 15 gennaio davanti alla seconda sezione.
Prosciolti invece dalle accuse l’ex maggiore del Noe Giampaolo Scafarto, che era accusato di rivelazione di segreto, falso e depistaggio; e l’ex colonnello dell’Arma Alessandro Sessa, accusato di depistaggio e omessa denuncia.
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giovedì, 3 Ottobre 2019 - 15:38
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