Procura europea, intesa Bonafede-Csm su candidati: Ceccarelli, Spiezia e Venegoni

Alfonso Bonafede
Alfonso Bonafede

E’ stata raggiunta l’intesa tra il ministro della Giustizia e il Csm sui tre candidati tra i quali il Consiglio dell’Unione Europea provvederà a nominare il Procuratore Europeo dello Stato italiano. La scelta, fatta da Alfonso Bonafede tra i 19 concorrenti (inizialmente erano 20 ma poi uno di loro ha revocato la domanda), è stata condivisa dal plenum di Palazzo dei marescialli, che nell’ultima seduta ha dato il suo via libera ai candidati individuati dal ministro.  La rosa è composta da Danilo Ceccarelli, Filippo Spiezia e Andrea Venegoni. La scelta è ricaduta su di loro per la maggiore «esperienza pratica in materia di sistemi giuridici nazionali, di indagini finanziarie e di cooperazione giudiziaria internazionale» rispetto agli altri concorrenti, come spiega la delibera approvata dal Csm.

Ceccarelli – che ha 52 anni ed è stato sostituto a Imperia – ha un’esperienza pluriennale in Kosovo, come International Prosecutor nella missione europea Eulex. Spiezia, che è nato a Napoli ed ha 56 anni, è da lungo tempo a Eurojust (dal 2017 come vice presidente), l’organismo nato per sostenere e rafforzare la cooperazione tra le autorità nazionali nella lotta contro le forme gravi di criminalità transnazionale che interessano l’Unione europea. Diversi gli incarichi all’estero ricoperti nel tempo da Venegoni, che ha 54 anni ed è di Genova. Anche lui è stato in Kosovo (ma con l’Onu) e poi all’Olaf, l’Ufficio Europeo per la Lotta Antifrode. Ha svolto anche altri incarichi internazionali come esperto del Consiglio d’Europa e dello United Nations Office for Project Services (Unops).

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martedì, 15 Ottobre 2019 - 07:30
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