Whirlpool vuole lasciare Napoli: dopo la conferma della cessione da parte della multinazionale statunitense, è esplosa la rabbia dei dipendenti che hanno bloccato le autostrade.
Ad innescare la rivolta dei lavoratori sono state le dichiarazioni del ministro per lo sviluppo economico Stefano Patuanelli subito dopo l’incontro di Palazzo Chigi con i vertici dell’azienda. Incontro dal quale non sono emerse speranze per la sopravvivenza dello stabilimento partenopeo specializzato nella produzione di lavatrici. Una notizia accolta con rabbia dagli oltre quattrocento operai che da mesi lottano per vedere salvata la loro fabbrica e che, subito dopo la conferma dell’esito negativo del summit, hanno invaso il bivio A1/A3 sulla A3 Napoli- Salerno (tra Ponticelli ed il bivio con la A1 Milano –Napoli) che è stato chiuso in entrambe le direzioni. La manifestazione ha causato una coda di 3 chilometri sulla A1 tra la diramazione Capodichino ed il bivio con la A3.
Sono 412 i lavoratori che rischiano il posto di lavoro, i sindacati Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm- Uil nazionale hanno proclamato uno sciopero unitario di due ore in tutti gli stabilimenti del gruppo alla fine di tutti i turni.
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martedì, 15 Ottobre 2019 - 14:05
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