Napoli, subì una rapina e morì di infarto: condannato a 8 anni l’uomo che tentò il colpo nella bottega di Antonio Ferrara

Antonio Ferrara, detto 'Pietruccio', il salumiere morto d'infarto durante una rapina ai suoi danni

Quando Antonio Ferrara, storico salumiere in piazza Montesanto, si vide puntare contro la pistola nella sua bottega ebbe paura. E la paura gli provocò un infarto che non gli diede scampo. Era il 7 dicembre dello scorso anno quando il cuore di Antonio Ferrara, che per tutti era ‘Pietruccio’, smise di battere.

Questa mattina l’uomo che provò a rapinare Antonio Ferrara è stato condannato ma solo per l’accusa di tentata rapina. L’accusa di morte come conseguenza di altro reato che la procura aveva pure ipotizzato è stata ritenuta insussistente dal giudice per le indagini preliminari Saverio Vertuccio del Tribunale di Napoli. Il 46enne Luigi Del Gaudio, residente nel quartiere Motesanto), è stato condannato a 8 anni di reclusione all’esito del processo che si è definito con la modalità del rito abbreviato, formula che prevede lo sconto di un terzo ella pena. Il gip non ha riconosciuto all’imputato le attenuanti generiche che erano state chieste dalla difesa alla lice del fatto che l’uomo si costituì 5 giorni dopo e ammise le proprie responsabilità. Il pm Ida Frongillo aveva, invece, chiesto la condanna per entrambe le contestazioni, sollecitando una pena di 12 anni. Le motivazioni alla base del provvedimento saranno depositate entro 90 giorni.

Nel processo si erano costituiti parte civile i parenti di Antonio Ferrara, rappresentati dall’avvocato Annalisa Senese: «Dal nostro punto di vista c’erano tutti i presupposti per una condanna anche per la morte come conseguenza di un altro reato. Infatti ci aspettavamo una condanna per entrambi i capi di imputazione». Ad ogni modo come riconosciuto anche dall’avvocato Senese «la pena inflitta per il reato di tentata rapina è altissima, il giudice non ha concesso le generiche, si tratta di una decisione singolare in quanto l’imputato è  reo confesso, ma per la famiglia è doloroso il fatto che non ci sia un colpevole per morte del proprio congiunto».

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mercoledì, 23 Ottobre 2019 - 14:53
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