«Per Taranto devono trovare la soluzione i politici, non che ci ammazziamo tra di noi in una guerra tra poveri che non serve a nessuno e loro restano sulle poltrone. O la politica trova la soluzione o è meglio che cada il governo». E’ il pensiero espresso da Giuseppe, un operaio dello stabilimento ArcelorMittal di Taranto, durante il presidio permanente davanti agli uffici della direzione deciso dal consiglio di fabbrica permanente di Fim, Fiom e Uilm, che attende notizie dal vertice tra governo e azienda che si svolgerà in mattinata alla presidenza del Consiglio.
Al lavoratore ha replicato Giampiero, un collega rimasto in capo all’Ilva in amministrazione straordinaria in cassa integrazione straordinaria, che ha polemizzato con i sindacati sostenendo che «i lavoratori in amministrazione straordinaria sono caduti nel dimenticatoio totale. Io, pur risultando quinto in graduatoria, sono stato dichiarato in temporaneo esubero, mentre il settimo in graduatoria è passato con ArcelorMittal. Con quale criterio? Nessuno sta lottando per noi. Mai nessuno ci ha convocato per sapere: come state?». Il segretario generale della Uilm di Taranto, Antonio Talò, è intervenuto precisando che «bisogna evitare le divisioni e che è necessario che tutti vadano nella stessa direzione per trovare una soluzione. ArcelorMittal sta facendo il padrone, sta facendo gli interessi suoi. Se dobbiamo chiudere l’area a caldo – ha detto rivolgendosi ai lavoratori – vogliamo vedere un minuto prima in che modo si bonifica e cosa succede a 4-5mila lavoratori che risulterebbero in esubero e alle loro famiglie».
Leggi anche:
– Lavori a casa della figlia con i soldi della società municipalizzata, in manette direttore generale nel Varesotto
– Processo all’ex sindaco di Casapesenna, il legale chiede l’assoluzione: «Zagaria ha sempre fatto iniziative anticamorra»
– Lido distrutto dalle fiamme nel Casertano, indagini sull’origine dell’incendio
– Perde il controllo della moto e si schianta, un morto e un ferito grave a Cagliari
– Convince un’anziana a salire in macchina, la rapina e la scaraventa in terra prima di fuggire: 36enne arrestato a Catania
– Napoli, crolla un albero al Corso Umberto I. L’accusa di De Giovanni (I Municipalità): «Non c’è manutenzione del verde»
– Camorra, blitz contro i Sibillo: 22 arresti Estorsioni imposte alle pizzerie, il boss Pasquale dettava ordini dal carcere
–Cascina esplosa, tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti i dissidi tra familiari ed il risarcimento assicurativo
mercoledì, 6 Novembre 2019 - 11:21
© RIPRODUZIONE RISERVATA