Nell’attesa che Movimento Cinque Stelle, Pd e Italia Viva trovino un punto di incontro sulla tanto annunciata, ma mai partorita, riforma ‘epocale’ della giustizia che dovrebbe ridurre i tempi dei processi, Forza Italia entra a gamba tesa nel braccio di ferro e mette sul tavolo una proposta di legge sul ‘processo breve’ che punta a «facilitare» il compito di una maggioranza che fatica a trovare un compresso. La proposta di legge porta la firma del deputato e responsabile della Giustizia per gli ‘azzurri’ Enrico Costa, che ha annunciato la trasmissione del testo al presidente del Consiglio Giuseppe Conte al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.
Ma cosa prevede la proposta di Forza Italia? Anzitutto si fissa un limite ai processi: sei anni per arrivare alla chiusura del terzo grado di giudizio, con la possibilità – regolamentata da legge – di sforare questi termini in presenza di cause complesse, come ad esempio un maxi-processo sulla criminalità organizzata o un processo per strage come potrebbe essere quello relativo al crollo del Ponte Morandi.
Il testo, nello specifico, prevede che il primo grado duri al massimo 3 anni; l’Appello durerà 2 anni, mentre la Cassazione un anno soltanto. «Se si sforano i tempi opera la prescrizione processuale, ma si salvaguardano i diritti delle parti civili, che godranno di corsie preferenziali ed accelerate in sede civile», precisa Costa. «Il “processo breve” non opera per i reati più gravi. Per i reati più gravi e nei processi contro i recidivi la prescrizione processuale non si applica – aggiunge Costa – In tali casi il rimedio al protrarsi del processo potrà, quindi, consistere soltanto nell’equo indennizzo».
La deroga alla durata dei processi fissata in sei anni riguarda invece i casi «più complessi e con più imputati»: in tal caso, prevede la proposta di legge, «il giudice potrà prolungare questi termini, con ordinanza motivata». C’è spazio poi anche per sanzioni nei confronti dei magistrati che sforano i tempi: «Procedimento disciplinare per i magistrati che si fanno prescrivere il processo tra le mani e sono responsabili dei ritardi».
L’auspicio di Costa è che la maggioranza inizi a ragionare su questa proposta dal momento che, sottolinea il deputato in maniera polemica, «loro continuano nelle sterili discussioni». «Il Pd, a parole, infatti, propone la prescrizione processuale, ma non ha mai fatto una proposta di legge in merito. Abbiamo pensato di risparmiare loro la fatica e l’abbiamo preparata noi», conclude.
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martedì, 19 Novembre 2019 - 14:24
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