Una volta si presentò in classe con un livido sulla guancia. Un’altra ancora con un cerotto sull’orecchio. Altre volte aveva lividi e tumefazioni in diverse parti del corpo. A raccontare che Noemi Dorice, la bimba d Cardito sopravvissuta al pestaggio da parte del patrigno, si recava a scuola con i segni delle botte è un’insegnante, non indagata.
La docente – ascoltata come teste in Corte di Assise al processo sul pestaggio che provocò la morte del piccolo Giuseppe Dorice – ha anche riferito di avere appreso dalla bimba che era Tony Badre a picchiarla. La docente, in particolare, si è soffermata su un episodio del 18 gennaio, nove giorni prima del massacro.
«La bimba aveva un cerotto sull’ orecchio. Io e una collega le chiedemmo spiegazioni. Lei all’inizio disse varie cose, poi ammise che era stato il compagno della mamma», ha detto la docente. Subito dopo le insegnanti stilarono una relazione nella quale furono annotati anche altri episodi di lividi notati da altri colleghi. La relazione fu inviata al dirigente scolastico, imputata in altro procedimento per omessa denuncia perché non segnalò alle autorità competenti i maltrattamenti subiti dai bimbi.
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mercoledì, 27 Novembre 2019 - 11:35
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