Omicidio Sacchi, indagini ancora aperte: adesso caccia al finanziatore dei 70mila utili per l’acquisto della droga

Anastasiya e Luca Sacchi

Chi ha fornito i 70mila euro ad Anastasia Kylemnyk per acquistare i 15 chili di marijuana da Valerio Del Grosso e da Paolo Pirino? E soprattutto chi si sarebbe fatto successivamente carico di rivendere quell’ingente quantitativo di droga? Sono le domande rimaste in sospeso nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Luca Sacchi, il fidanzato di Anastasia, rimasto ucciso durante le rocambolesche fasi di quella che doveva essere la compravendita della ‘roba’.

Della figura del ‘finanziatore’, gli inquirenti parlano nella richiesta di emissione delle misure cautelari che sono state eseguite ieri dai carabinieri del Nucleo investigativo: «Da dove venisse, poi, il denaro, se raccolto dai giovani – mettono nero su bianco i pm – o proveniente da un finanziatore che li aveva assoldati (come più probabile), non si può affermare con certezza». Per provare a rispondere a questa domanda gli inquirenti si stanno concentrando su Princi, l’amico di Luca Sacchi che ieri è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’inchiesta perché ritenuto coinvolto nella compravendita.

Princi, sottolineano gli inquirenti, «è inserito stabilmente in contesti criminali, in passato aveva concluso altri acquisti, preserva le sue relazioni criminali non offrendo alcun contributo alle indagini benché l’ucciso fosse un suo amico dai tempi del liceo».

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sabato, 30 Novembre 2019 - 17:38
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