Coca Cola contro plastic e sugar tax: «A rischio gli stabilimenti del Mezzogiorno». Sospesi gli investimenti a Marcianise

coca-cola

Dalla sospensione degli investimenti per il 2020, alle materie prime che saranno acquistate all’estero, fino alla chiusura degli stabilimenti ubicati nel Mezzogiorno. E’ quanto Coca Hbc sostiene potrebbe accadere se venissero approvate la plastic e la sugar tax. Della questione si è discusso oggi allo stabilimento di Marcianise (Caserta), che produce e rifornisce tutto il Sud Italia delle bevande prodotte dalla multinazionale, in un incontro con il direttore della comunicazione di Coca Cola Hbc Italia Giangiacomo Pierini e il direttore della risorse umane Emiliano Maria Cappuccitti, al quale erano stati invitati rappresentanti delle istituzioni locali e regionali e parlamentari.

Al momento il primo effetto dell’annuncio delle due misure è stata la sospensione da parte di Coca Cola Hbc degli otto milioni di investimenti previsti per Marcianise nel 2020; altro effetto potrebbe essere l’acquisto delle arance per la Fanta non più in Sicilia ma all’estero. «Dei tre stabilimenti italiani – ha spiegato Pierini – quello di Oricola (L’Aquila), dove la plastica rappresenta il 100% dei contenitori, e quello di Marcianise, dove siamo al 70% di utilizzo del Pet, rischiano seriamente la chiusura se non si ridurrà la portata di queste misure. Sulla plastica abbiamo registrato qualche apertura, sulla sugar tax, che è completamente nuova e colpisce le bevande anche senza zucchero, nessuno ci ha ascoltato». In ‘soldoni’, l’aggravio di costi per Coca Cola Hbc sarebbe in totale di 180 milioni di euro (140 a causa della plastica tax, 40 per la sugar tax).

La conversione al vetro e all’alluminio non conviene, secondo l’azienda, né economicamente né sotto il profilo ambientale: «La lavorazione di vetro e alluminio produce molta più anidride carbonica del Pet». All’incontro hanno preso parte il deputato napoletano di Forza Italia Paolo Russo, che ha promesso di presentare emendamenti contro queste «misure folli», e la consigliera regionale del Pd, l’irpina Vincenza Amato; prima il deputato Cinque Stelle Gianfranco Di Sarno.

Leggi anche:
– Perde il controllo dell’auto e sbatte contro un guardrail, morto 36enne nel Sassarese
– Siena, docente esalta Hitler su Twitter: l’Ateneo presenta un esposto in procura, avviato procedimento disciplinare
– Caserta, secondo raid in un ufficio postale: ‘colpo’ fallito in località Staturano
– Forti alluvioni in Francia, precipita elicottero di soccorritori: 3 morti. Salgono a 5 i deceduti per il maltempo
– Quattro milioni di litri di carburante venduti ‘in nero’, arrestate 16 persone
– Conferenza per l’ambiente a Napoli: scontri tra forze dell’ordine ed attivisti di Fridays for future a Castel dell’Ovo
– Parcheggiatore abusivo accoltellato in corso Garibaldi, alla polizia ha raccontato di avere reagito ad un tentativo di rapina 
– Fiamme in una società di gestione rifiuti di Pascarola, interdittiva per il legale rappresentante: il rogo fu colposo 
– Spari contro un’auto ai Quartieri Spagnoli, bersaglio dell’intimidazione è un 62enne dipendente dell’Asìa 
– Fondo salva Stati, intesa dopo vertice notturno a Palazzo Chigi: decisione solo dopo la risoluzione delle Camere 
– Uccide il marito dandogli fuoco, il gip convalida il fermo: disposto il carcere, la donna è rimasta ustionata nel rogo
– Il compagno l’aggedisce, lei fugge scalza in caserma e denuncia: arrestato 35enne
– Operazione ‘Buche d’Oro’, 9 arresti per corruzione nei lavori di manutenzione sulle strade Anas di Catania

lunedì, 2 Dicembre 2019 - 16:09
© RIPRODUZIONE RISERVATA