Promettevano posti di lavori negli ospedali o nelle cliniche private della provincia di Napoli e Caserta: sei persone sono state indagate dalla procura della Repubblica di Napoli Nord e una di loro è stata sottoposta agli arresti domiciliari.
L’inchiesta abbraccia il periodo che va dal febbraio 2015 all’ottobre del 2018. Secondo quanto ricostruito dalla procura, le vittime avrebbero versato somme di denaro, tra i 100 e i 5mila euro, in cambio di una promessa di assunzione presso la mensa di vari ospedali pubblici e cliniche private della procura di Caserta e Napoli. Alle vittime veniva assicurata l’assunzione perché «il promotore della truffa millantava di vantare aggiudicazioni di gare di appalto, risultate inesistenti, per la somministrazione del vitto».
Il ‘capo’ del raggiro, un uomo di 68 anni residente a Lusciano, è stato posto ai domiciliari su disposizione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli Nord. Nei confronti di altri cinque indagati è scattato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. A vario titolo sono contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa. I provvedimenti restrittivi sono stati notificati dai carabinieri della stazione di Lusciano che hanno condotto le indagini.
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lunedì, 9 Dicembre 2019 - 20:13
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