Appalti pilotati, bufera nel Casertano: domiciliari per il sindaco di Villa Literno, indagato il primo cittadino di Lusciano

nicola tamburrino
Il sindaco di Villa Literno Nicola Tamburrino

Appalti, favori e, forse, anche uno scambio di natura elettorale. C’è tutto questo agli atti dell’inchiesta che stamattina si è abbattuta sui Comuni di Villa Literno e di Lusciano, portando all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per quattro persone, mentre altre sono indagate a piede libero. L’indagine, coordinata dalla procura di Napoli Nord, è stata condotta dai carabinieri del comando provinciale di Caserta, reparto operativo – nucleo investigativo.

Il 38enne Nicola Tamburrino, riconfermato sindaco di Villa Literno nel giugno del 2016 (eletto con una lista civica), è uno dei destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari spiccata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli Nord. Arresti domiciliari anche per l’ex responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Villa Literno, oggi funzionario nel vicino Comune di Frignano, Giuseppe D’Ausilio, e due imprenditori, Francesco e Salvatore Nicchiniello (padre e figlio). E sono proprio questi ultimi a rappresentare il punto di congiunzione con le vicende che abbracciano il Comune di Lusciano, dove non si registrano arrestati ma indagati a piede libero.

Sotto accusa ci sono il sindaco Nicola Esposito (rieletto un anno fa e sostenuto da una lista civica), un ex assessore e molti dei tecnici che sono stati impegnati nella realizzazione dell’appalto fognario. Anche nei loro confronti la procura aveva chiesto l’emissione di una misura cautelare ma il gip, pur confermando l’esistenza di gravi indizi di colpevolezza, ha ritenuto di non dovere applicare misura. Eseguite in mattinata anche perquisizioni presso i due Comuni: i carabinieri hanno acquisito altra documentazione, che si somma a quella già elaborata nel corso delle indagini. Indagini che si sono sviluppate anche attraverso intercettazioni e servizi di appostamento.

L’inchiesta sul Comune di Villa Literno
L’indagine abbraccia anzitutto alcuni episodi avvenuti a Villa Literno. Al sindaco Tamburrino, in particolare, si contestano due vicende di corruzione: la prima, risalente alla primavera del 2016, è relativi ad un permesso a costruire richiesto al Comune dai due imprenditori arrestati per realizzare un centro ricettivo-turistico in via delle Dune a Villa Literno. La seconda vicenda, invece, è inerente al pagamento di crediti per prestazioni svolte a favore dall’ente comunale da un altro imprenditore, sempre di Villa Literno, pagamento avvenuto in periodo di dissesto del Comune. Sono in corso accertamenti per capire se i favori accordati agli imprenditori Nicchiniello siano stati successivamente ricompensati con un sostegno in campagna elettorale.

L’inchiesta sul Comune di Lusciano
Articolata è anche la parte che riguarda il Comune di Lusciano: sotto i riflettori della procura è finito un finanziamento della Regione Campani con fondi europei, nonché la realizzazione dell’appalto di ‘Adeguamento e completamento della rete fognaria- 1° stralcio funzionale del Comune di Lusciano’. Rispetto a questo scenario, è stato contestato il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falsi ideologici e falso materiale, turbativa d’asta e frodi in pubbliche forniture: ne rispondono amministratori, tecnici e gli imprenditori Nicchiniello, padre e figlio. Se nei confronti degli imprenditori la misura degli arresti domiciliari abbraccia anche queste contestazioni, i pubblici amministratori concorrenti nel reato sono indagati a piede libero. Si tratta del sindaco, di un ex assessore de tecnici impegnati nella realizzazione dell’opera: il responsabile unico del procedimento pro tempore, i direttori dei lavori, l’ispettore di cantiere, il collaudatore e i supporti al Rup. Altra vicenda contestata è quella dell’incarico conferito dall’Ente per il medesimo apparato al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione: i reati contestati rispetto a questo ‘capitolo’ dell’indagine sono quelli di turbativa della gara e di falso ideologico.

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martedì, 10 Dicembre 2019 - 10:04
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