Tartassati dalle bollette ‘pazze’? Costretti a fare i salti mortali per dimostrare di avere già pagato o, in caso di mancato ritrovamento del bollettino già pagato, costretti a versare nuovamente l’importo per evitare maxi-sanzioni? Da oggi gli operatori e i gestori dei vari servizi si faranno carico dell’errore di notifica, risarcendo la vittima non solo dell’importo pagato e non dovuto, ma anche dei danni arrecati.
E’ la novità introdotta da un emendamento (presentato da Fratelli d’Italia, primo firmatario Fazzolari) alla manovra approvato all’unanimità dalla commissione Bilancio al Senato. Nello specifico l’emendamento prevede che chiunque riceva bollette ‘pazze’ per la fornitura di energia elettrica, gas, acqua, servizi telefonici, televisivi e internet, «oltre al rimborso delle somme eventualmente versate» e non dovute, ha diritto a ricevere anche una somma «pari al 10% dell’ammontare contestato e non dovuto e, comunque, per un importo non inferiore a 100 euro». Il rimborso del 10% sarà a carico dei gestori e degli operatori che emettono le bollette pazze. Il rimborso può avvenire o con lo «storno nelle fatturazioni successive» o con «un apposito versamento».
«L’emendamento riprende integralmente un nostro disegno di legge presentato a firma Giorgia Meloni alla Camera dei Deputati e Giovanbattista Fazzolari al Senato – dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato Luca Siriani – Esso avvia una rivoluzione a favore dei consumatori attraverso una sorta di meccanismo di responsabilizzazione dei gestori, che ci auguriamo crei un forte disincentivo ad una pratica troppo diffusa, e cioè alla richiesta di importi non dovuti da parte dei gestori di servizi pubblici essenziali»
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martedì, 10 Dicembre 2019 - 11:30
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