Popolare di Bari in salvo: saranno stanziati 900 milioni di euro per tutelare i risparmiatori e creare una banca del Sud

il consiglio dei ministri

Il Consiglio dei ministri ha varato il decreto di salvataggio della Banca Popolare di Bari. Via libera, ieri sera, nel corso di un Cdm durato novanta minuti, al provvedimento recante ‘Misure urgenti per il sostegno al sistema creditizio del mezzogiorno e per la realizzazione di una banca di investimento’, in base al quale verrà disposto un aumento di capitale che consentirà a Microcredito Centrale, istituzione finanziaria con socio unico Invitalia Spa, al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e ad altri eventuali investitori di partecipare al rilancio della banca. In questo modo, si legge in una nota del Consiglio dei ministri, si conferma «la determinazione del Governo nel tutelare i risparmiatori, le famiglie, e le imprese supportate dalla Banca Popolare di Bari».

Il decreto prevede in particolare un finanziamento di 900 milioni di euro massimo per il 2020 ad Invitalia per rafforzare il patrimonio del Mediocredito Centrale «affinché questa promuova, secondo logiche di mercato, lo sviluppo di attività finanziarie e di investimento, anche a sostegno delle imprese nel Mezzogiorno, da realizzarsi anche attraverso il ricorso all’acquisizione di partecipazioni al capitale di società bancarie e finanziarie, e nella prospettiva di ulteriori possibili operazioni di razionalizzazione di tali partecipazioni». Prevista la costituzione di una Banca di Investimento, che nascerebbe dalla ‘scissione’ delle acquisizioni fatte dal Mediocredito Centrale.

La formazione passerà attraverso un decreto con il quale il Ministero dell’Economia acquisirà attività e partecipazioni, con l’intero capitale sociale, senza dovere alcun corrispettivo. Le operazioni saranno realizzate in un regime di esenzione fiscale. Le risorse per il salvataggio della Banca Popolare di Bari arrivano dal fondo del ministero dell’Economia destinato «alla partecipazione al capitale di banche e fondi internazionail». Le risorse sono «iscritte sul capitolo 7175 dello stato di previsione del ministero dell’Economia e delle Finanze», rifinanziato per il 2020 «con la Sezione II» della legge di bilancio approvata nel 2018.

«Positiva l’approvazione del decreto – ha detto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri al termine del Consiglio dei Ministri -. Il governo è al fianco dei risparmiatori e dei dipendenti della Banca Popolare di Bari e delle imprese da questa sostenute ed è impegnato per il suo rilancio a beneficio dell’economia del Mezzogiorno».

«Il presidente del Consiglio solleciterà a Bankitalia e ai commissari un’azione di responsabilità sui vecchi manager, prestando soldi agli amici degli amici che non li hanno restituiti – ha commentato Luigi Di Maio – Salvi i risparmi. Nessuna pietà per i manager e gli amici degli amici».

«Tuteleremo i risparmiatori e non concederemo nulla ai responsabili di quella situazione critica – ha affermato il premier Giuseppe Conte – auspichiamo anzi azioni di responsabilità a loro carico”.

«Si troveranno per parlare della Banca popolare di Bari – aveva detto il leader della Lega, Matteo Salvini io voglio vedere in galera quelli che hanno rubato i risparmi dei lavoratori pugliesi, degli imprenditori pugliesi. Voglio vedere in galera quelli che stanno rubando il futuro agli operai dell’Ilva di Taranto. Spero che il Parlamento approvi il prima possibile la proposta di legge firmata dalla Lega e anche dai Cinquestelle per riformare la Banca d’Italia e farla passare attraverso il Parlamento, quindi attraverso il popolo italiano».

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lunedì, 16 Dicembre 2019 - 08:00
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