Tabaccaio ucciso durante una rapina, trent’anni di carcere ai 5 imputati: la vittima reagì per difendere la moglie

Tribunale aula

L’omicidio di Manuel Bacco, tabaccaio di 37 anni, fu la conseguenza di una rapina. Una rapina attribuita a cinque persone. E’ quanto stabilito intorno alle 18.30 di oggi pomeriggio il giudice per le indagini preliminari Federico Belli del Tribunale di Asti all’esito del processo con rito abbreviato, formula che prevede lo sconto di un terzo della pena. Ciascun imputato è stato condannato a 30 anni di reclusione. «Una sentenza severa ma giusta – ha commentato l’avvocato Aldo Mirante, che rappresentava i parenti di Manuel – Si è trattato di un delitto efferato che ha spento la vita di un commerciante che stava facendo il suo lavoro».

La condanna a 30 anni è stata disposta per il 26enne Jacopo Chiesi (pizzaiolo di Castello d’Annone), per il 28enne Antonio Piccolo (di Nicotera), per Antonio e Domenico Guastalegname (padre e figlio, rispettivamente di 50 e 26 anni), per il 41enne Fabio Pernicola. Lo scorso 5 novembre il pubblico ministero Laura Deodato aveva chiesto l’ergastolo per tutti gli imputati. Manuel Bacco fu ucciso la sera del 19 novembre del 2014. L’uomo si trovava nella sua rivendita di corso Alba ad Asti quando due persone entrarono nel negozio per rapinarlo. L’uomo reagì per difendere la moglie e fu raggiunto da due colpi di pistola. Il colpo, ha sostenuto la procura, fu organizzato da Antonio Guastalegname, imprenditore di Castello di Annone, che non partecipò materialmente alla fase esecutiva della rapina.

I due autisti furono invece Domenico Guastalegname e Fabio Fernicola. Antonio Piccolo svolse il ruolo di palo, mentre Chiesi – che all’epoca aveva 21 anni – fu quello che premette il grilletto uccidendo Bacco. I carabinieri riuscirono a individuare i cinque imputati tre anni dopo, grazie aduna serie di tracce lasciate sul posto del delitto. Tra queste tracce del dna trovate nei passamontagna abbandonati fuori dal negozio durante la fuga; alcuni proiettili rivenuti nella casa di Chiesi e che erano dello stesso calibro di quelli usati per la rapina.

Leggi anche:
– Caso Regeni, il pm di Roma: «Attorno a Giulio stretta una ragnatela egiziana, complici persone a lui vicine»
– Anno giudiziario, il Csm sceglie i referenti per i singoli distretti: Davigo a Milano, Di Matteo a Palermo, Ermini a Perugia
– Torre Annunziata, incendio nel mercato ortofrutticolo: le fiamme lambiscono le abitazioni circostanti
– Preti pedofili, Papa Francesco abolisce il segreto pontificio: agevolata la giustizia civile; quali impedimenti vengono superati
– Ponte Morandi, processo sulle anomalie della ditta che si aggiudicò un subappalto: condannato lo zio dei boss D’Amico
– Montevergine, trafugato il tesoro della Madonna: un colpo al cuore dei fedeli ed alla millenaria storia dell’Abbazia
– 
Napoli, tabaccaio rapinato mentre torna a casa: il bandito lo prende a pugni poi scappa con 11mila euro

martedì, 17 Dicembre 2019 - 18:56
© RIPRODUZIONE RISERVATA