Sì della Camera all’impeachment per Donald Trump: è il terzo presidente nella storia d’America a subirlo

Donald Trump
Trump durante la campagna elettorale

Via libera alla procedura di impeachment per il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Ieri, alle 20,08 (ora statunitense), alle 2,08 in Italia, la Camera dei Rappresentanti – che ha la maggioranza di democratici – ha votato a favore della messa in stato di accusa di Trump per abuso di potere (230 sì e 197 no) e di ostruzione al congresso (229 sì, 198 no). Ora la seconda parte del lungo iter avviato dalla speaker Nancy Pelosi ed iniziato il 24 settembre scorso dovrà essere affrontata in Senato e partirà a gennaio. Durissimo il commento a caldo del tycoon newyorkese, che passerà alla storia anche per essere il terzo presidente a subire l’impeachment, dopo Andrew Johnson nel 1868 e Bill Clinton nel 1999: «I democratici stanno cercando di annullare il voto degli amerciani» ha tweettato quasi in tempo reale.

Le accuse a Trump prendono le mosse dal cosiddetto ‘caso Zelensky’, e dalla telefonata che l’inquilino della Casa Bianca fece al neoletto presidente ucrainoper chiedergli di riaprire l’inchiesta per corruzione sul figlio di Joe Biden, candidato nelle primarie democratiche usando, secondo quanto emerso dalle audizioni durate tre mesi, come leva il blocco di aiuti militari pari a 400 milioni di dollari destinati a Kiev.

L’impeachement nell’ordinamento americano consiste nel rinvio a giudizio del presidente o di chi ricopre cariche pubbliche, qualora si ritenga che abbia commesso particolari illeciti nell’esercizio delle proprie funzioni. Si procede in tre casi: tradimento, corruzione, ed altri gravi crimini o misfatti e comporta la destituzione o rimozione dalla carica e l’interdizione dai pubblici uffici.

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giovedì, 19 Dicembre 2019 - 07:47
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