Il consigliere comunale di Napoli Carmine Sgambati parla meno di tutti. Eppure quello di oggi sarebbe dovuto essere il suo giorno. Per ufficializzare il suo ingresso in Italia Viva è stata organizzata persino una conferenza stampa, tenutasi nella sala Nugnes del palazzo del Consiglio comunale in via Verdi, e il coordinatore nazionale del partito, Ettore Rosato, è stato inviato a dare lustro sull’evento.
Ma l’adesione di Sgambati a Iv (fuoriuscito dal gruppo Agorà, che fa parte della maggioranza) si è rivelata tutt’altro che un’operazione di successo. Nella base napoletana renziana si è scatenato un putiferio, ché Sgambati – per chi avesse la memoria corta – non ha mai lesinato critiche (anche piuttosto violente) a Matteo Renzi in persona e alla sua famiglia. Nè tantomeno Sgambati s’è mai scusato pubblicamente. Luciano Crolla, tra i primi ad aderire al progetto renziano a Napoli, ha criticato duramente (sui social) la scelta di stendere un tappeto al consigliere comunale, esprimendo un forte rammarico: «Forse abbiamo scherzato e non avevo capito. Ero quello che guidava, in lungo e in largo per la Campania, un furgone con la scritta #bastaunsi, prendendomi pure le uova, quando questo signor Sgambati ci insultava via Twitter, anche in precario italiano. Adesso lo presentiamo in pompa magna come “gruppo di Italia Viva Napoli”. Non che non si possa cambiare idea, ma pensavo ci dovesse almeno delle scuse. Otto Leopolda, anni di battaglie sempre dalla stessa parte, decine di belle iniziative organizzate, milioni di telefonate fatte, ma adesso, amici miei, andate e fate. Nulla di personale, ma ci vuole rispetto per i tanti che ci credono». Al suo pensiero si sono accodati molti altri.
E così questa mattina Carmine Sgambati si presenta col capo chino, limitandosi ad un intervento di un paio di minuti: «Risponderò con i fatti alle polemiche», osserva, riferendosi ovviamente alle polemiche scoppiate in seno al suo stesso nuovo partito. Poi sussurra una sorta di dichiarazione ‘riparatrice’, prendendo in prestito le parole dello scrittore Clive Staples Lewis (autore, tra le altre opere, de ‘Le Cronache di Narnia’): «Non puoi tornare indietro e cambiare l’inizio, ma puoi incominciare da dove sei e cambiare il finale». Al suo fianco siede Graziella Pagano, storica parlamentare e dirigente della sinistra napoletana che ha aderito con convinzione a Italia Viva. Tocca a lei l’onore e anche l’onere di presentare la conferenza stampa.
E l’ex senatrice inaugura la presentazione prendendo subito di petto la questione più spinosa, ossia i mal di pancia per l’ingresso di Sgambati: «Non è trasformismo – avverte – Semplicemente ci sono persone che a un certo punto ritengono che le battaglie fatte non corrispondono più a ciò che si pensa». L’ex senatrice chiarisce anche l’adesione di Sgambati non è scaturita da una caccia alla ‘poltrona’ in vista dei prossimi appuntamenti elettorali: «Chi pensa che entrando in Italia Viva possa costruirsi posizioni o conservare la posizione costruire fa uno sbaglio». Quindi lancia un messaggio schietto a quanti hanno storto il naso: «Dico a chi ha preoccupazioni: andate avanti. Gli uomini si scelgono per le idee e per ciò che fanno per la città».
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venerdì, 10 Gennaio 2020 - 17:28
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