Per le elezioni suppletive del 23 febbraio il centrosinistra ed i Cinque Stelle sono ancora in alto mare. Un mare agitato da incertezze e indecisioni che stanno minando il campo di una scelta che va fatta a breve. E nel dibattito sulla indicazione del candidato che dovrà sostituire Franco Ortolani, lo scienziato eletto coi Cinque Stelle al Senato e deceduto il mese scorso, si inseriscono anche le Sardine napoletane per chiedere una proposta esterna ai partiti.
La situazione, allo stato, è incerta ed è sintomatica anche delle problematiche relative alle prossime elezioni regionali di cui queste suppletive sono, giocoforza, un test. I Cinque Stelle sono dibattuti sulla scelta di un candidato condiviso col Partito democratico, di fronte hanno l’ostacolo troppo ingombrante del presidente della Regione Vincenzo De Luca, che Di Maio considera l’elemento divisivo per eccellenza per un eventuale patto tra i due partiti. Proprio ieri De Luca, uscendo dal seminario Dem nell’abbazia di Contigliano ha praticamente ufficializzato la sua ricandidatura alla guida della regione, ottenendo subito la risposta della pentastellata campana e capogruppo in Regione Valeria Ciarambino che ha parlato di «incapacità del Pd a trovare una alternativa ad al peggiore presidente che la Campania ricordi». Il clima, insomma, non è dei migliori per cercare quantomeno di arrivare al test delle suppletive insieme.
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I Cinque stelle partenopei, dal canto loro, non riescono nemmeno ad incontrarsi in un luogo fisico ed a decidere: ogni incontro fissato o sede prescelta salta, facendo restare il dibattito sulla scelta di un candidato nel Movimento più votato a Napoli nel 2018 su un piano tristemente virtuale.
Il Pd napoletano,invece, sembra collaborativo. «L’ipotesi di una candidatura unitaria per il collegio senatoriale 7 di Napoli – dicono Marco Sarracino e Paolo Mancuso, rispettivamente segretario e presidente del partito in città – deve stimolare tutte le forze ed i movimenti di centrosinistra e progressisti alla ricerca urgente di un approdo». «E’ indispensabile – spiegano i dirigenti dem – che già in questa fase si manifesti e si concretizzi la volontà di rinnovamento che in questi mesi si è espressa con grande forza nella nostra città ed in tutto il paese. Occorre infatti assicurare una presenza in Parlamento che rafforzi l’attuale maggioranza di Governo e rappresenti compiutamente le aspirazioni di cambiamento di Napoli. Il Pd ha più volte manifestato la propria disponibilità al confronto ampio con il Movimento 5 Stelle e con le altre forze del centrosinistra. In queste ore siamo impegnati a costruire tale percorso, e ci aspettiamo una risposta costruttiva in primo luogo dal Movimento 5 Stelle».
Il partito di Zingaretti quindi valuta seriamente l’alleanza per il collegio Campania 7 con i grillini, che invece faticano a trovare la quadra. Nell’attesa di una soluzione, condivisa o meno, nella discussione intervengono le Sardine partenopee che chiedono ai due partiti di «trovare l’unità e aprirsi alle associazioni ed alle istanze del territorio» perché «la Lega in questa città non deve vincere».
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mercoledì, 15 Gennaio 2020 - 09:01
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