Due condanne per il pestaggio avvenuto nel novembre del 2018 in piazza Giordano Bruno. La sentenza ha riguardato due minorenni, ritenuti dagli inquirenti parte del gruppetto di cinque che aggredì alcuni coetanei nella zona della Movida nolana. I giovani furono presi a calci, pugni e bottigliate, uno di loro ha parzialmente perso l’uso di una mano.
A due anni dai fatti, è arrivata la decisione del Collegio dei giudici del Tribunale per i minori di Napoli, presieduto dal giudice Pierantoni. I due imputati, fratelli ancora minorenni, sono stati riconosciuti responsabili delle lesioni provocate al ragazzo e ai due amici che erano con lui ma le pene, rispetto alle richieste del Pm, sono state di minor gravità.
Nel corso dell’udienza del 16 dicembre, infatti, il pubblico ministero aveva chiesto per C.D.M., oggi diciannovenne, 4 anni di reclusione e per il fratello G.D.M., anch’egli minore all’epoca dei fatti, la pena di 4 anni e sei mesi. Nell’udienza di ieri i due giovani, assistiti dall’avvocato Walter Mancuso del Foro di Nola, sono stati ritenuti colpevoli dei reati e condannati rispettivamente ad un anno e sei mesi e ad un anno ed 8 mesi.
La vicenda prende le mosse in una sera di novembre del 2018. Un gruppetto di giovani dell’hinterland nolano era in piazza Giordano Bruno per trascorrere la serata in un locale. All’improvviso, complice forse l’alcol e qualche parola di troppo, tra i due gruppetti scattò la rissa. I due fratelli, insieme ad altri tre maggiorenni, si accanirono sui ‘rivali’ arrivando a lanciare uno sgabello ed a usare una bottiglia rotta, quella con cui hanno poi provocato la menomazione di uno dei coinvolti.
Una aggressione sanguinosa, a seguito della quale altri due ragazzi furono medicati per ferite su tutto il corpo. I responsabili del raid vennero poi identificati e, nel caso dei due fratelli di Nola, collocati in Comunità.
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giovedì, 16 Gennaio 2020 - 11:11
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