Bimbo ucciso di botte a Cardito, i messaggi del fratello di Badre: «E’ venuta l’ambulanza, devi essere rinchiuso»

Tony Essobti Badre
Tony Essobti Brade, il 24enne che ha ucciso di botte il figlio di sette anni della compagna

«Tony mi fai schifo. È venuta l’ambulanza… tu sei un animale, devi essere rinchiuso e devono buttare le chiavi… ti taglierei la testa…». Comunicavano quasi esclusivamente via WhatsApp i fratelli Rafael e Tony Badre, quest’ultimo reo confesso dell’omicidio del piccolo Giuseppe, ucciso a 7 anni, a colpi di bastone, da Tony, la mattina del 27 gennaio 2019 a Cardito, in provincia di Napoli.

La conversazione, ritenuta di notevole interesse investigativo, è stata estrapolata dal cellulare dell’imputato dal perito nominato dalla Procura, l’ingegnere Giuseppe Testa, che oggi ha testimoniato al processo in cui sono imputati Tony e la compagna Valentina Casa, madre della piccola vittima. I due sono sotto processo a Napoli per omicidio, tentato omicidio e maltrattamenti, e per comportamento omissivo. Il messaggio risale a quella mattina e sarebbe stato inoltrato dopo l’omicidio. Il fratello si mette in comunicazione con Tony via chat: «Tony che hai combinato, hai fatto un altro guaio… stronzo».

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mercoledì, 22 Gennaio 2020 - 20:02
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