Clinica Pineta Grande, patron arrestato per corruzione: per gli inquirenti tentò di avvicinare un pm che indagava su di lui

pineta grande
La clinica Pineta Grande a Castel Volturno

E’ agli arresti domiciliari il titolare della clinica Pineta Grande di Castel Volturno Vincenzo Schiavone, accusato di rivelazione di segreto d’ufficio, corruzione, falsità in atti pubblici e abuso d’ufficio.

Schiavone, arrestato questa mattina dai carabinieri, è indagato nell’ambito di una inchiesta sui permessi a costruire concessi in cambio di favori. In particolare, secondo i magistrati sarebbe riuscito a ‘controllare’ le indagini sul suo conto svolte dagli inquirenti di Santa Maria Capua Vetere ed avrebbe tentato di entrare in contatto con un pubblico ministero che indagava sulle sue attività. Altri 39 avvisi di garanzia sono stati invece notificati ad altrettanti indagati tra i quali figurano un funzionario della Regione Campania, ex direttore generale dell’Asl di Caserta, Mario De Biasio, l’ex sindaco di Castel Volturno, Dimitri Russo, ex assessori ed ex consiglieri comunali, e il presidente di Aiop Campania, Sergio Crispino.

Ruolo chiave nella vicenda, stando a quanto emerge dall’ordinanza di custodia cautelare, lo avrebbe svolto Carmine Noviello, responsabile dell’ufficio tecnico comunale di Castel Volturno già sotto processo: il tecnico avrebbe rivelato a Schiavone gli accertamenti in corso da parte degli inquirenti sui suoi affari.

Con l’arresto di Schiavone si segna la terza fase dell’indagine sui permessi edilizi rilasciati dal Comune di Castel Volturno avviata dalla procura sammaritana e che nel gennaio 2019 ha portato all’arresto di Noviello e di altri dipendenti dell’ente. A settembre, invece, il sequestro del cantiere di ampliamento della clinica Pineta Grande, la seconda fase dell’inchiesta.

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giovedì, 23 Gennaio 2020 - 18:51
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