Auto rubate e “ripulite” per essere rimesse in circolazione, con un giro d’affari di quasi due milioni di euro: è quanto ipotizzato dall’indagine della Procura di Napoli Nord che ha portato all’arresto, da parte dei carabinieri della Compagnia di Giugliano, di quattro persone residenti tra le province di Caserta e Napoli, tutte finite ai domiciliari. I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal gip del Tribunale di Napoli Nord, che ha disposto per altre quattro persone la misura del divieto di dimora. Per gli inquirenti gli indagati avrebbero messo in piedi un’organizzazione specializzata nel rubare autovetture e ripulirle mediante documenti di circolazione falsi; i numeri dei telai venivano poi modificati e venivano apposte targhe false. Le auto rubate provenivano anche da Germania e Spagna. Inoltre, sono state individuate anche alcune concessionarie compiacenti che ponevano in vendita i veicoli rubati.
Dalle indagini, svolte con l’ausilio di intercettazioni ambientali e telefoniche nonché di servizi di osservazione, controllo e pedinamento, sono emersi anche episodi estorsivi ai danni delle vittime dei furti che venivano costrette a elargire somme di denaro per poter recuperare la propria vettura. In totale nell’indagine sono indagate 41 persone.
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venerdì, 24 Gennaio 2020 - 13:19
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