Resta ‘rossa’ l’Emilia Romagna. Stefano Bonaccini, governatore uscente, vince le elezioni regionali col 51,4%: alle 7.45, con 4466 sezioni scrutinate su 4520 è netta la riconferma alla guida della Regione, l’avversaria della Lega Lucia Borgonzoni si ferma al 43.66%. Importante anche il dato sull’affluenza, che nelle ultime consultazioni del 2014 si era fermato 37,76% e stavolta è schizzata al 67,67%.
Bonaccini guidava una coalizione formata da Pd, Europa Verde, Bonaccini presidente, Più Europa, Emilia Romagna Coraggiosa e Volt Emilia Romagna. Borgonzoni era invece sostenuta da Lega, Giovani e Ambiente, Borgonzoni presidente, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Cambiamo!. Implodono invece i Cinque Stelle, proprio nella Regione in cui si è scritta la storia del Movimento: Stefano Benini raccoglie solo il 4,7%. Ed è un dato che potrebbe indurre ad una riflessione sull’attuale maggioranza di governo.
Il trionfo di Bonaccini, confermato alla guida della Regione dopo una durissima campagna elettorale, è sostenuto anche dalla tenuta del Partito democratico, il cui simbolo non compariva nemmeno sui manifesti; il partito di Nicola Zingaretti raggiunge – a spoglio non ultimato – il 31,7% dei consensi, ma la Lega di Matteo Salvini, che qui ha condotto una vera e propria campagna elettorale quasi porta a porta, a scapito forse della visibilità della sua stessa candidata, tiene e si ferma al 31%. La lista Bonaccini presidente al 7,4%, E.R Coraggiosa al 4,4%, Europa Verde al 2,8%, Più Europa all’1,3%, Volt allo 0,5%. Fdi viene data all’8,3%, FI al 2,7%, Borgonzoni Presidente al 2,1%.
“La scelta di usare l’Emilia-Romagna per altri fini gli emiliano-romagnoli l’hanno capita – ha dichiarato Bonaccini quando i risultati sono sembrati incontrovertibili – Hanno deciso di mettere la campagna su un altro terreno e noi abbiamo vinto anche su quel terreno». Questa vittori, ha continuato «sia una lezione per il futuro. Ce n’eravamo dimenticati di stare in piazza, di stare di più tra le persone».
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lunedì, 27 Gennaio 2020 - 08:11
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