Migranti ospitati in condizioni igienico sanitarie e di sicurezza carenti. Queste le accuse nei confronti della società che gestisce un centro di accoglienza a Mugnano di Napoli, sequestrato ieri dai Nas. I migranti ospitati erano venti in più rispetto a quella che era la capienza massima indicata nella documentazione presentata per aggiudicarsi la gara indetta dalla Prefettura.
Nella Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) veniva infatti indicato che la struttura poteva ospitare come Centro di accoglienza temporaneo (Cat) 98 persone, mentre dalle indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord, è emerso che l’immobile non era così ampio come descritto dalla società; un consulente dei pm ha rilevato che la capienza massima del centro era di 64 persone, ma i carabinieri del Nas ne hanno trovate 85. Sono emerse poi violazioni alla normativa sulla sicurezza e alle norme igienico-sanitarie.
Leggi anche:
– Strali post elezioni, Conte pungola Salvini: «Ha voluto referendum personale» ma il leghista rilancia: «Rifarei tutto»
– Napoli, indagine sui carabinieri infedeli:
«Un solo militare ci dava fastidio, bomba sotto l’auto per farlo trasferire»
– Donna scomparsa a Brescia, ritrovata morta in un parco: la procura indaga per omicidio
– Prescrizione e decreti sicurezza bis, il Pd usa il voto in Emilia per andare all’incasso: «Modificare l’asse politico del governo»
– Vincenzo De Luca: «Dialogare con l’elettorato del M5S, chiederò sostegno per continuare a cambiare la Campania»
– Coronavirus, cinquanta italiani in fuga dal Wuhan: ecco le poche e semplici regole per evitare il contagio
– Buste di plastica imposte ai negozianti, così la camorra camuffava il pizzo a Portici e San Giorgio a Cremano
– Polvere di (Cinque) stelle: dal Vaffa Day alle macerie emiliane, il Movimento perde consensi e identità
martedì, 28 Gennaio 2020 - 08:47
© RIPRODUZIONE RISERVATA