Prescrizione, il sorpasso di Renzi fa tremare la maggioranza: «Non sacrifico la civiltà giuridica per salvare il Governo»

matteo renzi
Matteo Renzi durante l'assemblea di Italia Viva

Dal palco della prima assemblea nazionale di Italia Viva arriva il ‘no’ che fa tremare il Governo. Matteo Renzi dichiara che il partito è pronto a votare il ddl di Enrico Costa (Forza Italia) se sulla prescrizione non venisse prima approvato il lodo Annibali nel Milleproroghe.

«Se qualcuno pensa che per lo status quo del governo rinunciamo a secoli di civiltà giuridica, si sbaglia – ha detto Renzi che ha poi annunciato che il 27 febbraio tutti i parlamentari di Italia Viva apriranno «la campagna per una giustizia giusta nel ricordo di Enzo Tortora e Marco Pannella, con un impegno: se qualcuno pensasse che in nome del mantenimento dello status quo del governo noi veniamo meno ai principi di civiltà giuridica, quel qualcuno ha sbagliato. A Bonafede dico: fermati finché sei in tempo, perché noi votiamo contro la follia che avete fatto. Fermatevi finché siete in tempo: patti chiari, amicizia lunga. E non avete i numeri senza di noi al Senato e forse alla Camera. Io voto la civiltà non voto la barbarie. Annibali vi ha anche offerto un comodo strattagemma- ha concluso riferendosi all’emendamento alche sospende per un anno l’efficacia della riforma Bonafede.

Quello di Matteo Renzi è stato un vero e proprio sorpasso a destra al Pd su un tema delicatissimo anche per le sorti dell’esecutivo di Giuseppe Conte. E il Pd non ha potuto non nascondere l’irritazione per il proclama renziano. L’ex Guardasigilli Andrea Orlando, per esempio, parla di una «assurda polemica tra Renzi e Bonafede che rischia di coprire le critiche ragionevoli venute dalla magistratura durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario. Occupiamoci di queste e riprendiamo il confronto».

Leggi anche: Prescrizione, congelata la proposta Costa: la Camera rinvia il testo in commissione, la maggioranza cerca l’intesa

L’attuale ministro della Giustizia, infatti, non ha taciuto dinanzi alle esternazioni di Renzi: «Non accetto ricatti e minacce da nessuno- ha dichiarato-  E vado avanti. Ho dato disponibilità a fare tutti i vertici necessari per dialogare, senza pregiudizi, e per apportare miglioramenti alle varie norme sulla giustizia. Sono state vagliate e sono ancora al vaglio diverse proposte per garantire certezza e celerità dei tempi. Continuerò a farlo perché è giusto che sia così. Questo è l’unico metodo possibile in un governo con diverse forze politiche. Ed è un metodo che dovrebbero rivendicare e difendere tutte le forze di maggioranza. Ma sia chiaro: non accetto ricatti e minacce da nessuno. E vado avanti”. “Da ministro della Repubblica – continua Bonafede – ho sempre ritenuto fosse fondamentale lavorare e tenere i toni bassi, soprattutto nel rispetto dei cittadini a cui non interessano gli schiamazzi politici che tentano di colmare il vuoto dei fatti con le parole. Continuo a pensarla così».

Uno scontro a distanza che fa traballare, per la prima volta seriamente, il Governo. Tra dichiarazioni incrociate dei protagonisti in prima linea di Italia Viva e Movimento Cinque Stelle, l’impressione è che sulla prescrizione si giochi non solo una partita di ‘civiltà giuridica’ ma anche di sopravvivenza.

Leggi anche:
– 
Reati, il bilancio in chiaroscuro del pg Luigi Riello: non arretra la camorra, è allarme femminicidi 
– Bruciato vivo in auto nella Locride: arrestati moglie e figliastro di Vincenzo Cordì e l’amante di lei 
– Paipais, dall’impegno nelle periferie al coordinamento dei renziani di Napoli: «Iniziamo a parlare di fatti concreti» 
– Napoli, Italia Viva affidata a Graziella Pagano: Renzi la voleva senatrice, scalzata dal patto con DeMa 
– Benevento, l’addio di Mastella: l’Higlander della politica campana si dimette da sindaco, tentato dalle elezioni regionali 
– Napoli, D’Amato (Csm) bacchetta i politici: «Aule popolate di imputati è fallimento della società, investire su cultura e lavoro»
– Napoli, avvocati in manette durante l’anno giudiziario: protesta contro la prescrizione
– Suora accoltellata nei pressi di una chiesa a Genova: ricoverata in codice rosso, fermato l’aggressore
– Morta di malaria ad Agrigento, sette persone nel registro degli indagati
– Bollette telefoniche a 28 giorni, l’Antitrust colpisce le compagnie: maxi multa da 228 milioni di euro

lunedì, 3 Febbraio 2020 - 10:15
© RIPRODUZIONE RISERVATA