Forse non ha retto la gogna mediatica. Forse non ha saputo reagire agli attacchi di tanti leoni da tastiera per un gesto, sbagliato certamente, ma per il quale si era anche scusato e si era auto-multato. Potrebbero essere queste le ragioni per le quali un agente della polizia locale di Palazzolo, nel Bresciano, questa mattina si è tolto la vita sparandosi con la pistola di ordinanza.
L’uomo qualche giorno fa era finito al centro di uno ‘scandalo’ , catapultato sulle cronache locali per avere parcheggiato l’automobile di servizio sul posto destinato ai disabili nelle vicinanze della sede dell’Università a Bergamo. La presenza dell’auto non era passata inosservata, la vettura era stata fotografata e l’episodio aveva fatto in breve il giro dei social e poi della stampa locale, trainata dal post di denuncia di una associazione per disabili di Bergamo. Dal mero fatto alla gogna il passo è stato breve perché, secondo quanto emerge, il vigile è presto diventato il bersaglio di invettive lanciate contro di lui sui social. L’uomo però non è rimasto inerte.
Conscio di avere commesso un errore, ha ammesso la colpa, si è scusato, si è auto-multato ed ha dato il corrispettivo della sanzione alla stessa associazione, affinché lo destinasse al fondo per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Ma il tarlo della colpa, o chissà quale timore per la propria carriera, lo avrebbero indotto – il condizionale è d’obbligo – ad un gesto successivo e ben più estremo. Questa mattina si è sparato, senza lasciare alcun biglietto o messaggio per spiegare i motivi.
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martedì, 4 Febbraio 2020 - 10:27
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