Ex deputato regionale e collaboratore indagati a Palermo, sono accusati di avere sottratto somme ad un ente benefico

Guardia di Finanza

Avrebbero sottratto somme ad un ente benefico destinatario di finanziamenti pubblici, con queste accuse la guardia di finanza di Palermo su provvedimento del gip del tribunale di Palermo ha sequestrato 500mila euro al 67enne Toni Rizzotto, ex deputato dell’Assemblea regionale siciliana per la Lega e ad Alessandro Giammona, 45enne. Per entrambi l’accusa è di peculato.

Le somme di denaro sarebbero state sottratte dalle casse dell’Istituto formativo per disabili e disadattati sociali (Isfordd), ente destinatario di fondi pubblici erogati della Regione Sicilia. L’inchiesta è partita dalle denunce presentate nel 2027 da ex dipendenti dell’ente, denunce in cui si segnalavano presunte irregolarità nella gestione del denaro che invece doveva essere utilizzato per finalità istituzionali ai fini della organizzazione di corsi di formazione per soggetti tutelati da inserire nel mondo del lavoro.

Rizzotto, in quanto presidente dell’ente, secondo i finanzieri avrebbe ricevuto senza averne titolo, tra il dicembre del 2012 e l’agosto del 2016, 32520 euro in bonifici bancari ed assegni tratti sui conti correnti dell’Istituto; Giammona, invece, per gli inquirenti, da responsabile esterno delle operazioni potendo utilizzare le credenziali di accesso ai conti correnti dell’Istituto di formazione fornitegli dal presidente, si sarebbe autoliquidato somme per un totale di 456.993 euro negli anni 2013-2017, finalizzate a compensare le prestazioni, pur in assenza di qualunque rapporto lavorativo formalizzato con l’ente che dal 2012 al 2015 ha ricevuto finanziamenti pubblici per 1,5 milioni di euro.

 

Leggi anche:
– 
Camorra e droga: 24 arresti a Marano nel clan Orlando, tra gli indagati c’era chi si dava le ‘mesate’ alle famiglie dei detenuti 
– Caso Open Arms, la decisione della Giunta delle immunità del Senato entro il 3 marzo
– Pensione di garanzia per i giovani, il Governo apre alla proposta dei sindacati
– Rogo Thyssenkrupp, la Germania rigetta il ricorso dei manager: sconteranno 5 anni
– Caso Regeni, il padre: «Zone grigie sia in Egitto che in Italia, l’ambasciatore non risponde»
– Crac della Banca Popolare di Bari, l’ex presidente e il figlio non rispondono al gip
– Prescrizione, Carfagna (Fi): «Voto a maggioranza qualificata per le norme penali, no baratti sulla Giustizia»
– ‘Spazzacorrotti’, la legge finisce sul tavolo della Consulta: esame sul tema della retroattività
– Prescrizione, nuovo tavolo per la maggioranza e Conte lancia un appello: «Non fermarsi su questioni di principio»
– Parcheggiò sul posto disabili, si è ucciso il vigile urbano finito al centro dello scandalo: si era scusato e multato 

 

 

 

 

Leggi anche:
– Caso Open Arms, la decisione della Giunta delle immunità del Senato entro il 3 marzo
– Pensione di garanzia per i giovani, il Governo apre alla proposta dei sindacati
– Rogo Thyssenkrupp, la Germania rigetta il ricorso dei manager: sconteranno 5 anni
– Caso Regeni, il padre: «Zone grigie sia in Egitto che in Italia, l’ambasciatore non risponde»
– Crac della Banca Popolare di Bari, l’ex presidente e il figlio non rispondono al gip
– Prescrizione, Carfagna (Fi): «Voto a maggioranza qualificata per le norme penali, no baratti sulla Giustizia»
– ‘Spazzacorrotti’, la legge finisce sul tavolo della Consulta: esame sul tema della retroattività
– Prescrizione, nuovo tavolo per la maggioranza e Conte lancia un appello: «Non fermarsi su questioni di principio»
– Parcheggiò sul posto disabili, si è ucciso il vigile urbano finito al centro dello scandalo: si era scusato e multato 

mercoledì, 5 Febbraio 2020 - 08:42
© RIPRODUZIONE RISERVATA