Non è bastato il passo indietro del senatore Giacomo Caliendo, presidente della Commissione contenziosa di Palazzo Madama, a placare le acque. Caliendo ha annunciato che si asterrà dal voto sulla questione dei vitalizi, il prossimo 20 febbraio, dopo essere stato tirato in ballo per un presunto conflitto di interessi dai Cinque Stelle. Per i grillini Caliendo è in conflitto perché, in caso di abolizione della delibera del 2018 che prevede il ricalcolo contributivo e non retributivo del vitalizio a partire dal 2018, lui stesse percepirebbe – una volta completata la legislatura – il vitalizio pieno.
«Ho deciso di astenermi solo per l’interesse del Parlamento – ha detto Caliendo. Ma la sua astensione non fa arretrare di un passo i pentastellati che ieri hanno annunciato una manifestazione a Roma, in piazza S an Silvestro, per il 15 febbraio.
«Il Movimento si è battuto come un leone contro i vitalizi – ha dichiarato il capo politico Vito Crimi – Ora qualcuno vuole riprenderseli. Dobbiamo reagire, manifestando il nostro dissenso».
«Qualcuno sta tentando – ha aggiunto Crimi – con gravi forzature e palesi conflitti d’interesse, di annullare la delibera con la quale eravamo riusciti a trasformare i vitalizi dei parlamentari in trattamenti contributivi, equiparandoli alle pensioni previste per tutti i cittadini. Per decenni abbiamo assistito ad un enorme spreco di risorse e di soldi, sottratti agli italiani per pagare ricche prebende ai parlamentari. Adesso, nel 2020, mentre noi abbassiamo le tasse a 16 milioni di lavoratori dipendenti, questi ‘onorevoli’ della vecchia politica fanno di tutto per tornare al passato, al Medioevo dei vitalizi. È inaccettabile».
Ma i parlamentari che hanno proposto ricorso ( gli ex senatori sono 700) rispondono per le rime: «Reagiremo con ogni mezzo lecito – si legge in una nota dell’Associazione ex parlamentari – Gli ex parlamentari rivendica il loro diritto di cittadini ad avere un giudice ed un giudizio nel caso che li riguarda ed esprimono la loro volontà di reagire con ogni mezzo lecito contro la discriminazione e la campagna di odio e denigrazione».
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giovedì, 6 Febbraio 2020 - 17:44
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