E’ un Movimento Cinque Stelle ‘schizofrenico’ quello che viene fuori dalle ultime notizie che arrivano da Roma. Un partito che a Napoli lotta contro De Magistris, rifiuta l’abboccamento elettorale con il Pd anche e soprattutto per la presenza del sindaco e al Governo vara una norma che salverà il capoluogo campano dal dissesto. «Questa mano può essere ferro o può essere piuma» diceva un famoso personaggio di un film di Carlo Verdone. I Cinque Stelle sembrano agitarle entrambe senza saper decidere quale usare nei confronti del primo cittadino partenopeo.
La questione nasce dopo la presentazione dell’emendamento anti-dissesto scritto da due parlamentari (i deputati Fabio Melillo del Pd e Vittoria Baldino per i pentastellati); il provvedimento dei due esponenti del governo giallarosso di fatto congela gli effetti della pronuncia della Corte Costituzionale che ha bocciato il bilancio del Comune di Napoli e quindi ‘blocca’ la strada ormai già tracciata verso il dissesto dell’ente. Il blocco, previsto dall’emendamento già depositato, ha la durata di un anno.
Se a Roma, dunque, si ‘lavora’ per salvare Napoli che con questo emendamento potrebbe tirare il fiato prorogando il blocco della spesa ed allontanando il rischio di dissesto, in Campania la norma salva-Napoli non va giù agli attivisti, entrati subito in forte polemica. E non è solo la ‘base’ a protestare, ma gli stessi rappresentanti dei Cinque Stelle in Parlamento. Il senatore Vincenzo Presutto ed altri 36 firmatari hanno infatti depositato nei giorni scorsi una interrogazione parlamentare per chiedere l’intervento del ministro dell’Economia e del ministro dell’Interno per fare chiarezza sulla sentenza della Corte Costituzionale che ha appunto bocciato l’operato economico-finanziario del Comune guidato da De Magistris.
Se Partito democratico e Cinque stelle ‘romani’ lavorano per salvare la precaria stabilità di Napoli e del suo sindaco, la parte del movimento legata al territorio continua la battaglia contro un primo cittadino che hanno contrastato e continuano a contrastare in Consiglio comunale. Una schizofrenia politica di cui a fare le spese sono gli attivisti, sempre più disorientati e, a leggere le bacheche Facebook dei relatori dell’emendamento salva-Napoli invase da commenti, arrabbiati.
Leggi anche:
– Prescrizione, baruffa sull’ipotesi del lodo Conte bis nel Milleproroghe. Rosato (Iv): «Uno scandalo»
– Regione Campania, al via la seconda fase del ‘concorsone’: sono 23.346 i candidati per 2243 posti disponibili
– Clan Lo Russo, il boss col cellulare in cella: chiamate alla moglie durante lo shopping e direttive ai giovani affiliati
– Napoli, il Tribunale di Sorveglianza scoppia ma il ministero snobba le richieste di aiuto Pangia: «Situazione drammatica»
– Omicidio Vannini, la Cassazione annulla la sentenza di omicidio colposo: nuovo processo in Appello per Ciontoli
– Giustizia, convention di ‘A&I’ a Napoli: tavola rotonda con Davigo, Travaglio e i senatori Morra (M5S) e Urraro (Lega)
– Camorra a Miano, dalla faida con i Cifrone alle piazze di spaccio aperte h24: gli affari dei ‘nuovi’ Lo Russo | I nomi degli arrestati
– ArcelorMittal, udienza rinviata ma entro fine febbraio bisognerà trovare un accordo
– Camorra a Miano, gli ordini partivano dal carcere grazie a un cellulare: arrestate anche le mogli di due ras
– Mercatone Uno, per i commissari positive 2 offerte per 11 negozi: coinvolti 365 lavoratori. Ora tocca al Mise
– Treno deragliato, iniziata la rimozione dei detriti: i sindacati in sciopero
– Camorra, blitz contro le nuove leve sorte dalle ceneri dei Lo Russo: 24 arresti
lunedì, 10 Febbraio 2020 - 09:20
© RIPRODUZIONE RISERVATA