«Questa riforma Bonafede non deve passare». Lo ha detto Francesca Scopelliti, compagna di Enzo Tortora, a un convegno organizzato dal gruppo Italia Viva in Consiglio regionale della Toscana sulla riforma della prescrizione.
«Enzo Tortora – ha ricordato – fu condannato a dieci anni di galera a settembre dell’85, e poi è morto a maggio dell’88: se ci fosse stata l’applicazione della legge per cui, dopo la condanna in primo grado, si cancella la prescrizione, Enzo sarebbe morto da colpevole. Un innocente, una persona perbene, una persona di grande dignità e moralità, sarebbe morto con la macchia della colpevolezza».
Scopelliti ha annunciato di voler intraprendere una campagna per intitolare a Tortora la giornata del 17 giugno, giorno del suo arresto nel 1983. «Una giornata di ricordo di Enzo Tortora non solo come vittima della giustizia – ha detto – ma anche come uomo che a dispetto di chi lo voleva colpevole a tutti i costi si è fatto portatore sano di una grande battaglia per la giustizia giusta. Spero che Iv con Matteo Renzi si faccia carico di questa campagna».
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lunedì, 10 Febbraio 2020 - 20:28
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