Per gli inquirenti prometteva posti di lavoro all’Università Federico II e nelle Asl di Napoli e di Caserta, ma anche il superamento di esami universitari e del test di ingresso alla facoltà federiciana di Medicina e Chirurgia in cambio di denaro. Il presunto giro di mazzette è stato scoperto dai carabinieri del Nas di Napoli, coordinati dalla Procura del capoluogo campano, che questa mattina hanno eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari a carico di un sedicente avvocato, ex dipendente della Federico II; agli arresti domiciliari è finito anche un ex poliziotto, accusato di accessi abusivi alle banche dati in concorso con un altro ex poliziotto in pensione.
L’ attività di indagine – coordinata dalla Sezione reati contro la Pubblica Amministrazione della Procura partenopea – si è sviluppata nell’ambito di un ampio procedimento penale per reati contro la Pubblica amministrazione ed il patrimonio ed ha avuto origine dalla captazione di alcune conversazioni telefoniche tenute da un “sedicente” avvocato, da cui – secondo le ipotesi dell’accusa – sarebbe stato individuato un circuito di promesse e di millanterie, poste in essere dall’arrestato.
L’indagato, ex dipendente dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, avrebbe offerto la sua attività di intermediazione presso alcuni impiegati dell’ Università e presso le Azienda sanitarie locali di Napoli e Caserta promettendo assunzioni presso questi enti, il superamento di esami universitari ed anche dei test di ingresso alla facoltà di Medicina e Chirurgia.
Stando alle accuse, l’uomo avrebbe messo in piedi un giro di compravendite di esami, titoli di studio e posti di lavoro nella Pubblica amministrazione. In particolare, secondo gli inquirenti cercava di dimostrare alle vittime delle sue millanterie il positivo sviluppo delle ‘pratiche’ in corso chiedendo loro la produzione di varia documentazione, simulando la fissazione di colloqui propedeutici alle assunzioni e fingendo telefonicamente di rapportarsi realmente con i ‘funzionari’ incaricati.
Il business era cresciuto soprattutto alla vigilia dei test di ingresso a Medicina, alla fine di luglio del 2017, quando si sono anche moltiplicate le proposte relative a posti di lavoro presso diversi uffici della Pubblica amministrazione, in particolare presso la Federico II e le aziende sanitarie.
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giovedì, 13 Febbraio 2020 - 09:25
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