Coronavirus, vi spieghiamo perché non pubblicheremo le notizie sui casi sospetti ma solo i casi di contagio accertati

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Quando un giornale fa una scelta di campo sulle notizie da trattare, quasi mai comunica le sue ragioni ai lettori. Segue la linea e confida che il lettore la comprenda o semplicemente vi si adatti. Giustizia News24 ritiene invece che scelte che appaiono controcorrente vadano motivate, spiegate, per ridurre la distanza coi lettori, fermo restando che poi ogni lettore è libero di condividerle oppure no. Lo abbiamo già fatto in altre occasioni e oggi siamo qui a spiegare il perché sul nostro sito non vi daremo notizie sui casi sospetti di Coronavirus. C’è un comprensibile clima di preoccupazione dopo il focolaio scoppiato nel Basso Lodigiano.

C’è un comprensibile clima di smarrimento. E la cronaca dei casi sospetti non fa che alimentare il vortice di timori che si è scatenato. I casi sospetti non sono sempre casi di contagio conclamati. Anzi, come dimostrano le cronache che pure troverete su altri organi di informazione spesso sono seguite da precisazioni e aggiornamenti che informano su «test negativi». Eppure in questo delicato momento, riteniamo che il solo rilanciare la storia di un possibile ‘caso sospetto’ non faccia altro che creare allarmismi di cui non si ha bisogno. Per questo motivo, e non per una volontà omissiva, abbiamo deciso di dare conto solo delle notizie di contagi accertati, preferendo concentrarci sul raccontarvi quali misure si stanno mettendo in campo per cercare di arginare la diffusione del virus; le decisioni che ciascun Comune o Regione adotterà; ciò che sta accadendo.

Da operatori dell’informazione avvertiamo il peso della responsabilità delle informazioni che comprensibilmente tutti voi lettori, e anche noi (che siamo cittadini comuni prima ancora che giornalisti), state attendendo. E nella massima trasparenza e lealtà verso il lettore (che è la nostra cifra distintiva), abbiamo inteso spiegare il perché della nostra scelta di campo. Una scelta che, ragionando in termini di click e di letture, ci penalizzerà senza ombra di dubbio. Ma non ci importa: Giustizia News24 non ha mai inseguito e mai inseguirà i click. La nostra volontà è solo riuscire a offrirvi un’informazione seria e responsabile.

sabato, 22 Febbraio 2020 - 14:28
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