La fine di una storia complicata vendicata nel sangue. Lei la moglie del boss, lui l’uomo che se ne era innamorato ed aveva deciso di intraprendere una relazione ma poi aveva deciso di lasciarla andando incontro così alla morte. La vicenda si è conclusa oggi con l’arresto della presunta omicida, Rita Mango, moglie di Valerio Nappello, ritenuto elemento di spicco del clan Lo Russo ed attualmente detenuto.
Stando a quanto emerso dall’indagine la vittima, il 26enne Nicola Picone, sarebbe stato ucciso dall’ex amante con sei colpi di pistola; l’omicidio è avvenuto ad Aversa, nel Casertano, nell’ottobre del 2018. Subito dopo la tragedia, la donna si è resa irreperibile: è stata arrestata a Miano, periferia Nord di Napoli, su ordinanza del giudice per le indagini preliminari di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia.
Il delitto fu consumato nella notte tra il 18 ed il 19 ottobre di due anni fa. Nicola Picone fu rinvenuto cadavere nella sua Fiat Panda, raggiunto da sei colpi di arma da fuoco mentre si trovava in un’area di servizio del distributore Agip di viale Europa ad Aversa. All’inizio le indagini si orientarono sulla pista della resa dei conti tra clan di camorra perché il 26enne veniva considerato dagli inquirenti un affiliato ai Casalesi. Poi la svolta. Secondo gli investigatori Rita Mango lo avrebbe ucciso perché Picone aveva deciso di troncare la loro relazione e perché avrebbe sottratto soldi alla società di noleggio auto aperta a Miano per riciclare e foraggiare il clan.
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giovedì, 27 Febbraio 2020 - 09:56
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