Via libera della Camera dei deputati al decreto legge sull’emergenza Coronavirus. Il testo, approvato a Montecitorio con 462 voti a favore e due contrari, passa ora al Senato. Il testo è passato con piccole modifiche rispetto alla versione originaria, approvate dal Governo dopo la presentazione della relatrice Marialucia Orefice del Movimento Cinque Stelle. Ecco cosa prevede nel dettaglio.
Le aree interessate dal contagio restano in isolamento. Vige dunque il divieto di allontanamento e di accesso, scuole, università e musei restano chiusi, chi ha avuto contatti stretti con casi confermati di coronavirus devono osservare la quarantena, sono sospese le manifestazioni di qualsiasi tipo, i negozi (tranne quelli che vendono beni di prima necessità) sono chiusi, gli uffici pubblici sono chiusi o devono rispettare aperture limitate, nelle aziende vengono sospese le attività lavorative tranne quelle inerenti servizi essenziali e di pubblica utilità o possono essere svolte da casa. In questo ultimo caso, diventa operativo il cosiddetto ‘lavoro agile’ o smart working fino al 15 marzo, solo nelle Regioni interessate dai contagi. Il decreto, inoltre, introduce la facoltà per le autorità competenti di adottare ulteriori misure di contenimento, al fine di prevenire la diffusione del virus anche fuori dai casi già elencati.
Lo stop alle manifestazioni riguarda anche quelle sportive: le competizioni di ogni disciplina ed ordine, in luoghi pubblici o privati ed in tutti i Comuni del contagio sono sospese. Sì a quegli eventi a porte chiuse ed agli allenamenti nei comuni diversi da quelli della zona rossa del contagio. Tra gli eventi sospesi anche la ‘Domenica al museo’ prevista per domenica primo marzo.
Confermato lo stop fino al 15 marzo delle gite di istruzione, delle visite culturali da parte delle scuole, dei progetti di gemellaggio e di scambio degli istututi scolastici. Le assenza superiori a cinque giorni vanno giustificate dagli studenti con certificato medico, contrariamente a quanto accade in diverse Regioni. Laddove scuole ed università siano chiuse può essere attivata la didattica a distanza. In ogni caso, come ha precisato anche il ministro per l’Istruzione Lucia Azzolina, queste assenze non verranno computate ai fini delle valutazioni finali sul rendimento degli studenti.
In Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna sospesi anche gli esami per la patente di guida negli uffici della Motorizzazione civile di 14 province (Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Milano, Padova, Parma, Pavia, Piacenza, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza).
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giovedì, 27 Febbraio 2020 - 08:45
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