Governo, sgambetto di Di Maio al sottosegretario Scalfarotto. Il renziano accusa: «Accordi non rispettati»

Ivan Scalfarotto (Italia Viva)

La decisione del ministro degli Esteri Luigi Di Maio di assegnare la delega per il commercio estero al sottosegretario grillino Manlio Di Stefano e non all’altro sottosegretario, il renziano Ivan Scalfarotto, fa ballare nuovamente la fragilissima maggioranza di governo.

Scalfarotto non l’ha presa bene e ha minacciato le dimissioni. Costringendo Matteo Renzi ad intervenire e a bloccare ogni scelta ‘clamorosa’ in un momento di tensione sociale, provocato dall’emergenza Coronavirus, che proprio nei giorni scorsi aveva spinto il leader di Italia Viva ad invitare tutti a mettere «in quarantena le polemiche».

E, tuttavia, se Scalfarotto ha deciso di attendere, ha però fatto deflagrare la polemica pubblicando sulla sua pagina Facebook un lungo comunicato stampa nel quale in buona sostanza Scalfarotto accusa Luigi Di Maio di avere ripartito le deleghe venendo meno agli «accordi assunti al momento della formazione del governo» e dunque accusandolo di avere consapevolmente minato la stabilità dell’alleanza: «Questo non depone mai favorevolmente per la solidità di una colazione». Scalfarotto in modo particolare contesta il frazionamento delle competenze del Commercio internazionale: «E’ un gravissimo errore» perché in tal mondo si priveranno «le aziende che esportano e le nostre fiere – già in gravissime difficoltà a causa del CoronaVirus – di una interlocuzione unitaria con il governo, soprattutto nel momento di passaggio di queste delicate competenze dal MISE al Ministero degli Esteri».

Un «errore grossolano», insiste Scalfarotto, che a suo dire sarebbe stato dettato «esclusivamente dalla necessità solo politica di tener buoni un po’ tutti, invece che per assicurare il buon funzionamento del governo e perseguire il superiore interesse del Paese». Di qui l’iniziale decisione di Scalfarotto di lasciare l’incarico salvo poi restare al suo posto nell’attesa che l’Italia esca dalla crisi in cui è piombata a causa dell’emergenza Coronavirus. «Raccogliendo l’invito che Italia Viva mi ha rivolto in questo senso, ho deciso di non provocare in questo delicato momento, con la decisione che in altre circostanze avrei certamente assunto senza alcun ritardo, una sia pur piccola crisi nella compagine governativa che potrebbe indebolirne l’immagine e la solidità percepita, anche a livello internazionale», spiega il sottosegretario. Tuttavia lo strappo resta.

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venerdì, 28 Febbraio 2020 - 17:25
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