Un centinaio di azionisti e risparmiatori della Banca Popolare di Bari in corteo nelle vie del centro di Bari per chiedere giustizia e tornare ad esprimere la propria contrarietà alla trasformazione dell’istituto di credito in Spa. “No alla Spa” e “vittime di Stato” urlano mentre attraversano corso Cavour dalla sede centrale della banca verso corso Vittorio Emanuele II, dove si fermeranno per concludere la manifestazione.
«Per anni ci avete raccontato bugie, oggi rivogliamo i nostri sudati risparmi» dice Silvia Lopane, col megafono in testa al corteo, incitando in coro «Jacobini voltafaccia, ci hai venduto carta straccia». Sugli striscioni ci sono le scritte «Ieri risparmiatori, oggi solo truffati», «Gli azionisti senza futuro» e «Grazie al dottor Rossi e al suo pool».
Il procuratore aggiunto Roberto Rossi, con i sostituti Savina Toscani, Federico Perrone Capano e Lanfranco Marazia, coordina le indagini sulla gestione della Popolare di Bari nell’ultimo decennio fino al commissariato deciso da Banca d’Italia il 13 dicembre a causa della situazione di dissesto dell’istituto di credito.
Nell’ambito dell’inchiesta gli ex amministratori, il presidente Marco Jacobini e suo figlio Gianluca, co-direttore generale, sono stati arrestati. I due, indagati per falso in bilancio, falso in prospetto e ostacolo alla vigilanza, sono ai domiciliari dal 31 gennaio. L’ex responsabile dei bilanci Elia Circelli e l’ex amministratore delegato Vincenzo De Bustis Figarola sono attualmente interdetti dall’esercizio della professione.
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venerdì, 28 Febbraio 2020 - 13:23
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