Uccise la moglie con 19 coltellate mentre erano in vacanza in un albergo della Val Gardena, condannato ad 8 anni

Tribunale

E’ stato condannato ad 8 anni di carcere Paolo Zoni, il pensionato di 65 anni che uccise la moglie Rita Passarotti con 19 coltellate. A condannarlo in primo grado il tribunale di Bolzano. L’omicidio avvenne il 14 agosto del 2018 all’interno di un albergo residence di Santa Cristina, in Val Gardena, dove la coppia, originaria di Parma, stava trascorrendo un periodo di vacanze. I due erano sposati da 36 anni.

Il gup Walter Pelino ha accolto la richiesta del pm Axel Bisignano, che ha chiesto la condanna ad 8 anni. Una pena apparentemente bassa, per il cui calcolo è stata determinante la semiinfermità di mente di Zoni, constatato anche attraverso una perizia psichiatrica disposta dal giudice per l’udienza preliminare.

Vista la seminfermità la pena è scesa a 12 anni, poiché l’imputato ha chiesto ed ottenuto il rito abbreviato, si è arrivati ad 8 anni. Le attenuanti generiche sono state considerate prevalenti rispetto all’unica aggravante, quella del coniugio.

Resta ancora  poco chiaro il movente dell’omicidio. Zoni, che soffriva da alcuni anni di amnesie e di un forte disturbo della personalità, avrebbe agito in preda ad un improvviso raptus, senza che vi fosse prima alcun tipo di avvisaglia. L’uomo si trova ora agli arresti domiciliari in una casa famiglia di Rimini.

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giovedì, 5 Marzo 2020 - 18:59
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