La sospensione dei termini di tutti i versamenti e gli adempimenti tributari, contributivi e assistenziali. Ma anche la sospensione di tutti i termini procedimentali e processuali e quelli legali riguardanti procedure esecutive in corso. E’ il provvedimento «indifferibile» chiesto dal presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani.
Alla luce delle ultime misure adottate con il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per Miani, è necessario un atto «a carattere generale per l’intero territorio nazionale». Il presidente dei commercialisti ha ipotizzato anche «una moratoria nella riscossione ordinaria, straordinaria, coattiva e in pendenza di giudizio. E ancora: la proroga dei termini per la convocazione delle assemblee di approvazione dei bilanci societari e dei consuntivi degli Enti pubblici e privati».
Misure straordinarie che garantirebbero liquidità «a famiglie, imprese, professionisti e lavoratori dipendenti». L’emergenza coronavirus e «la notevole estensione delle zone in cui sono fortemente limitati gli spostamenti delle persone fisiche – scrive il presidente – mostrano in maniera incontrovertibile le sempre più gravi ricadute che l’emergenza sta provocando, anche sul tessuto socio-economico nazionale».
Il Consiglio nazionale dei commercialisti ha quindi avviato «nello spirito di collaborazione che deve animare tutta la comunità nazionale» un dialogo «con le principali organizzazioni imprenditoriali per l’individuazione e la condivisione degli interventi di sostegno all’economia». Interventi che saranno proposti alla politica «in un’ottica di più ampio respiro per il rilancio delle attività produttive e professionali». Già oggi l’ordine – conclude Miani – «presenterà un pacchetto articolato di proposte che si spera la politica possa recepire nel più breve tempo possibile».
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lunedì, 9 Marzo 2020 - 20:11
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