I detenuti bruciano San Vittore, Mirabelli (Pd): «No giustificazioni, ma problema serio: scarcerare i definitivi di pochi mesi»

Detenuti sui tetti al carcere di San Vittore a Milano

«Nessuna giustificazione» per i detenuti che stanno distruggendo il carcere di San Vittore a Milano. Ma tuttavia una riflessione urgente sul tema del sovraffollamento nei penitenziari alla luce dell’emergenza sanitaria da Coronavirus va fatta. Il senatore Franco Mirabelli, vicepresidente dei senatori del Partito democratico, affronta con lucidità il tema della tutela dei detenuti e delle rivolte negli istituti penitenziari che sono cominciate sabato scorso nella prigione di Fuorni e che sono poi esplose in mezza Italia.

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«Sono a San Vittore anche qui da questa mattina alcuni detenuti, a cui non va data nessuna giustificazione, hanno distrutto gli ambulatori del secondo e del terzo raggio e sono sul tetto», osserva Mirabelli senza fare sconti ad episodi di vandalismo e violenta rivendicazione.

E, tuttavia, Mirabelli è consapevole che un problema c’è e va affrontato: «Dentro questa emergenza drammatica in cui vive tutto il Paese, c’è una emergenza che va pure subito affrontata a tutela degli agenti, degli operatori e degli stessi detenuti. Il decreto che di fronte alla sospensione dei colloqui, resa necessaria dal Coronavirus, impone di consentire le comunicazioni a distanza coi parenti non basta. Serve subito affrontare il problema del sovraffollamento». Mirabelli propone anche una soluzione di apertura verso i detenuti, una soluzione che ricalca la proposta della Camera penale di Napoli che abbiamo documentato con un’ampia intervista all’avvocato Sergio Schlitzer pubblicata nella giornata di domenica 8 marzo.

«Si mettano ai domiciliari tutti coloro che hanno pochi mesi ancora da scontare per arrivare a fine pena – dice Mirabelli – Non si risolverebbe nulla se, come pensa qualcuno, si tornasse a chiudere le celle superando la vigilanza dinamica. Serve consentire ai direttori di poter lavorare ricostruendo un clima che il sovrappopolamento pregiudica».

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lunedì, 9 Marzo 2020 - 13:25
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