La Sanità campana è in sofferenza. Aumentano i casi di contagio, solo ieri 108 positivi al Covid-19, in tutto sono 749, ed aumentano anche le difficoltà dei suoi ospedali in ogni Provincia. Mancano posti letto in terapia intensiva ma anche quelli ‘ordinari’, sono saturi i Covid- Hospital già attivi, mancano ventilatori e mascherine e persino per i tamponi, la cosa più urgente da fare, alcuni nosocomi incontrano difficoltà. E poi ci sono gli operatori sanitari ed i medici che rimangono contagiati: ieri lo ha annunciato il primario della Rianimazione del Monaldi Antonio Corcione, nei giorni scorsi si è messo in isolamento perché il test ha dato esisto positivo il primario del Pronto soccorso di Cardarelli, ancora ieri ha comunicato di avere il Coronavirus il Primario di Medicina generale dell’ospedale di Nola Carmine Sommese. Mentre a Benevento è morto il caposala della centrale 118 dell’ospedale Rummo. In tutto, tra camici bianchi e personale parasanitario, sono 70 i contagiati in Campania.
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A Napoli per gli ospedali cittadini la situazione è molto critica. Ieri l’annuncio che gli ospedali maggiormente investiti dell’emergenza sono saturi. Parliamo del Cotugno e del Loreto Mare. Al Cotugno, il principale nosocomio dedicato alle malattie infettive del Sud, sono ‘esauriti’ i 90 posti letto della degenza ordinaria e sono piene anche i 18 del padiglione G appena inaugurate. Per correre ai ripari, si stanno attrezzando tre ospedali da campo che dovranno sorgere a Napoli, dove per metà aprile dovrebbero esserci così 16 nuovi posti letto), Caserta e Salerno. Mentre delle ale dedicate solo alla cura del Covid 19 saranno allestite a Pediatria del Policlinico Federico II, al Pellegrini, nella palazzina M del Cardarelli.
Ad Avellino, dove i contagiati sono attualmente 99 e un’intera città di 22mila abitanti, Ariano Irpino, è zona rossa, la situazione è così difficile da aver mandato su tutte le furie il Governatore Vincenzo De Luca che ha chiesto «un intervento di estrema urgenza per l’ospedale Moscati di Avellino e per l’ospedale di Ariano Irpino (Frangipane ndr). Si registrano inaccettabili attese per le ambulanze al Moscati e gravi difficoltà al presidio di Ariano Irpino. E’ stato disposto un intervento ad horas per affrontare e risolvere ogni criticità esistente e per l’assunzione di nuovo personale con immediata verifica sull’organizzazione dei servizi». Ad Avellino si affaccia l’ipotesi, per ora solo in embrione, di riattivare l’ex ospedale civile in centro e l’ex Maffucci.
A Caserta il problema è che ci sono i protocolli d’intesa tra l’Azienda sanitaria locale e due grandi cliniche private della Provincia, ma non arriva l’autorizzazione della Regione. Le due cliniche sono la San Michele a Maddaloni, che ha il reparto di Rianimazione che potrebbe essere usato per i casi ‘ordinari’ e la Pineta Grande di Castel Volturno, anche questa da destinare a casi ordinari con i suoi 70 posti letto.
A Benevento la situazione più tranquilla in termini di contagi, fino a ieri erano solo 8, ma la città vuole farsi trovare pronta così come la provincia sannita. Il sindaco di Cerreto Vincenzo Di Lauro ha ‘messo a disposizione’ l’ex ospedale del paese.
Un capitolo a parte riguarda le attrezzature ed i dispositivi di protezione. Mancano i ventilatori, fondamentali per combattere una malattia che attacca le vie respiratorie. In Campania, siamo in sofferenza anche per questo: ne servono urgentemente duemila, già commissionati ad un’azienda italiana. Lo stesso per le mascherine, si moltiplicano le donazioni di aziende private mentre il Comune di Napoli ne metterà a disposizione 5mila commissionate ad una ditta campana. Ma ci sono presidi dove è difficile persino ottenere l’esito del tampone, come l’ospedale di Boscotrecase, nel territorio della Asl Napoli 3 Sud, dove si lamentano le lunghe attese per i risultati dei test: il laboratorio, che si trova nell’ospedale di Nola, non ha ancora ottenuto l’autorizzazione.
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venerdì, 20 Marzo 2020 - 08:09
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