Coronavirus, spesa ogni sette giorni: pugno duro di un sindaco del Salernitano, ingressi scaglionati per ordine alfabetico

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La spesa al supermercato? Una sola volta a settimana, ché c’è ancora troppa gente in strada e che si reca a fare acquisti di generi alimentari solo come pretesto per uscire. Arriva da Angri, comune di 34mila abitanti in provincia di Salerno l’ordinanza che limita ancora di più, più delle già stringenti misure della Regione Campania e dei decreti del Consiglio dei ministri, la possibilità di spostamento dei cittadini nel pieno dell’emergenza Coronavirus. Per rendere applicabile l’ordinanza, il sindaco ha stabilito un sistema fisso di turnazione ispirandosi al procedimento che le Poste hanno assunto per contingentare l’accesso per la riscossione delle pensioni. Detto in maniera semplice, ogni giorno della settimana (domenica escluso) é abbinanato all’iniziale del cognome del capofamiglia.

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E, allora, in base all’ordinanza l’accesso ai supermercati è così disciplinato: dalla A alla B il lunedì; dalla C alla D il martedì; dalla E alla K il mercoledì; dalla L alla O il giovedì; dalla P alla R il venerdì; – dalla S alla Z il sabato. Il primo cittadino della cittadina salernitana sottolinea, nell’ordinanza, che nonostante le disposizioni emanate fino a ora si continuano a registrare «forme di disordinata gestione degli utenti che si approssimano agli esercizi commerciali per il soddisfacimento delle necessità primarie, con continui accessi a detti esercizi, anche per l’acquisto di beni non evidentemente di prima necessità».

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«Gli aggiornamenti della Protezione civile – continua l’ordinanza entrata in vigore oggi – delle ultime 48 ore, denotano un sensibile incremento dei casi di contagio conclamato, anche nella nostra città, oltre che un preoccupante aumento dei decessi a livello nazionale».  L’accesso agli esercizi commerciali aperti in questo periodo emergenziale, con esclusione di farmacie e parafarmacie, dovrà avvenire rispettando la turnazione alfabetica. Una decisione che renderà obbligatorio, per i cittadini, provvedere agli «approvvigionamenti utili al sostentamento del proprio nucleo familiare, per almeno una settimana e conseguentemente recarsi presso detti esercizi non più di una volta a settimana». Rimane comunque la possibilità di ricorrere alla consegna a domicilio per ulteriori acquisiti oltre quelli avvenuti nell’unico acquisto settimanali.

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lunedì, 23 Marzo 2020 - 14:56
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