«Queste persone per me sono in stato di fermo. Adesso si chiami il Questore, qualcuno dell’autorità che si assuma la responsabilità di liberarli. Perché per me sono stato di fermo».
Alle 23.30 di lunedì il sindaco di Messina Cateno De Luca sta ancora piantonando il traghetto della Caronte che ha trasferito da Villa San Giovanni a Messina 28 auto. De Luca ha preteso i controlli di tutte le autocertificazioni. È emerso che dieci persone non erano in possesso di valide motivazioni per spostarsi.
Le dieci persone viaggiano su tre auto. Due macchine provengono dalla Germania, una dalla Slovacchia. Sono dirette a Niscemi, Licata e Catania. Alle 23.45 però De Luca è costretto ad arrendersi: le dieci persone sono libere di andare, perché il reato da contestare – inosservanza di un provvedimento dell’autorità – prevede solo una denuncia a piede libero.
«Pare che la partita si è chiusa”, dice. Ma se questa battaglia è stata persa, per Cateno De Luca la guerra non è finita. Mentre sta piantonando il traghetto, il sindaco viene a sapere che nelle prime ore di martedì mattina arriveranno 150 auto. «Bene,domani sarò qui e vedremo», assicura. La notte di Messina sarà una lunga notte.
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lunedì, 23 Marzo 2020 - 23:59
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