Coronavirus, De Luca esplode contro il Governo: «Zero forniture, siamo ad un passo dall’inferno ma Roma ci ignora»

Vincenzo De Luca
Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca (foto Kontrolab)

Due pagine scritte a computer per rivendicare il diritto del Sud alla medesima considerazione che il Governo, in questa fase di grave emergenza sanitaria nazionale, sta dedicando al Nord. Per pretendere aiuti, attenzione alle richieste che arrivano. Perché mentre tutti sono impegnati ad impedire che il Nord, e nello specifico la Lombardia, soccomba all’esplosione del contagio, il Sud sta «scavando nella roccia con le mani nude» nel tentativo disperato di evitare un dilagare del contagio. E il rischio è che lottando senza armi né mezzi contro un nemico insidioso, il Sud non solo non ce la farà ma quando arriveranno gli aiuti sarà troppo tardi. E’ ancora una volta il Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca a richiamare l’attenzione del Governo e del premier Giuseppe Conte. Lui che, con una sanità allo sfascio e senza soldi a sufficienza per costruire un ospedale ex novo, s’è inventato due Covid hospital (Loreto Mare e Boscotrecase) giocando con le sole carte a disposizione.

«La comunicazione di questi ultimi giorni relativa all’epidemia è gravemente fuorviante – attacca De Luca – Il richiamo a numeri più contenuti di contagio al Nord rischia di cancellare del tutto il fatto che non solo la crisi non è in via soluzione, ma che al Sud sta per esplodere in maniera drammatica». Non si può attendere, spiega De Luca, perché «i prossimi dieci giorni saranno da noi un inferno. Siamo alla vigilia di un’espansione gravissima del contagio, al limite della sostenibilità. La prospettiva ormai reale è quella di aggiungere alla tragedia della Lombardia quella del Sud. Per noi è una questione di ore, non di giorni».

La missiva del governatore della Campania ha toni drammatici ma si aggrappa ai numeri reali dell’emergenza; prima di tutto quella dei contagiati, che ieri secondo il bollettino della Protezione civile in Campania sono saliti a 1194, e dei decessi (60). Poi quelli della carenza sanitaria: mancano 253 ventilatori, altri 350 per la sub intensiva, 2600 maschere total face, 1000 caschi Cpap e 150mila tubi endotracheali. Tutto chiesto, invano, alla Protezione civile nazionale, col rischio di vanificare gli sforzi per ‘creare’ dal nulla posti letto in terapia intensiva e non solo: «Abbiamo fatto con migliaia di operatori, sforzi giganteschi per poter reggere – continua De Luca –  Ma non si può scavare nella roccia con le mani nude.
Dobbiamo registrare il fatto che dal punto di vista delle forniture essenziali per il funzionamento dei nostri ospedali, in queste settimane da Roma non è arrivato quasi nulla. Il livello di sottovalutazione è gravissimo».

«In queste condizioni, ci avviamo verso una tragedia doppia.  Questi sono i dati. E dunque, non si può non rilevarlo in maniera brutalmente chiara. So che la situazione è difficile per tutti. Non voglio alzare i toni. Ma non posso non dire che per quello che ci riguarda, ci separa poco dal collasso, se il Governo è assente. Mi auguro che almeno i numeri rendano evidente la drammaticità della situazione – conclude De Luca Si rischia di vanificare un lavoro gigantesco che ci ha consentito di reggere, in una realtà della cui complessità non è il caso di parlare oltre, e di offrire anche al Paese una terapia farmacologica utile. Permanendo questa nullità di forniture, non potremo fare altro che contare i nostri morti».

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mercoledì, 25 Marzo 2020 - 15:31
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