Nel 2019, in tutta Italia, ben 599 persone hanno percepito il reddito di cittadinanza ma contestualmente hanno lavorato in nero, commettendo così un reato. E a detenere il primato del maggior numero di ‘furbi’ è la provincia di Napoli, strangolata dal precariato. E’ la fotografia scattata dal Rapporto annuale sull’attività di vigilanza redatto dall’Ispettorato nazionale del lavoro. A Roma è stato trovato il 26% di lavoratori in nero ma percettori di reddito di cittadinanza, a Venezia il 7% e a Milano il 6%. A Napoli (città e provincia) la percentuale, invece, schizza al 61%.
In vista dell’avvio di una campagna speciale di controlli sulla indebita fruizione della prestazione – si legge – «i controlli operati in materia hanno portato ad individuare 599 fruitori del beneficio occupati in nero e talvolta a riscontrare accordi illeciti tra azienda e lavoratore, finalizzati a consentire a quest’ultimo l’accesso alla misura di sostegno al reddito grazie alla simulazione dell’interruzione del rapporto di lavoro e alla successiva prosecuzione dell’attività lavorativa in nero».
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lunedì, 6 Aprile 2020 - 13:02
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