Un mese di quarantena. L’Italia è in isolamento forzato da un mese esatto, l’inizio delle restrizioni è infatti scattato lo scorso 9 marzo con un drammatico discorso alla Nazione del premier Giuseppe Conte ed un successivo decreto del Presidente del Consiglio che metteva in quarantena l’Italia e stabiliva misure di contenimento per i cittadini. Una su tutte: lo stop agli spostamenti su tutto il territorio nazionale, tra Comune e Comune.
Contenimenti resi di volta in volta più restrittivi dalle singole ordinanze emanate dalla Regioni. Il lock down delle attività non essenziali, scattato il 15 marzo, è stato l’atto conclusivo di una serie di provvedimenti volti a limitare l’espansione dei contagi da Coronavirus. Ad un mese da quella data, e con ben 58 attivi emanati dalle diverse istituzioni, si attende la Fase 2, la riapertura. Ma a dispetto dell’ottimismo che inizia a farsi largo, visti i positivi numeri forniti negli ultimi giorni dalla Protezione civile su nuovi casi e guarigioni, l’atteso ‘liberi tutti’ non è prossimo. Il Governo infatti nelle prossime ore varerà un nuovo decreto che estende la durata della restrizioni di altri 15 giorni. Si arriverà, pare, al 4 maggio. Ma, soprattutto rispondendo alle pressioni degli imprenditori messi in ginocchio dall’altra emergenza, quella economica, si valuta una parziale riapertura almeno per alcune attività.
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A quanto apprende l’Adnkronos, in particolare, c’è stata oggi una riunione tra il premier Giuseppe Conte e i capidelegazione delle forze di maggioranza sul prossimo Dpcm con le misure di contenimento. Quello attualmente in vigore scadrà il prossimo 13 aprile, quindi si lavora in modo serrato sul nuovo decreto. Che dovrebbe ricalcare quello in scadenza, dunque mantenere il lockdown, anche se si sta ragionando su un lieve allentamento delle misure. In particolare, potrebbero essere consentite alcune vendite al dettaglio. Il Dpcm dovrebbe avere, come detto, una durata di 15 giorni.
In ogni caso, il Governo vuole che la riapertura sia graduale e ci si aspetta, in ragione dell’andamento diverso dei contagi, tempi e modi diversi per ciascuna Regione. Su questo punto, come rivela il Corriere della Sera, ci sarebbe una certezza. Il nuovo decreto potrebbe essere firmato già domani per confermare i divieti di spostamento per i cittadini per altre due settimane e insieme autorizzare alcune imprese a riprendere l’attività subito dopo le vacanze di Pasqua.
In fase di valutazione, anche con i sindacati, quali saranno le aziende a riaprire: si è parlato di librerie, cartolerie e pasticcerie. Sarebbero esclusi invece ancora bar e ristoranti, questi ultimi operativi solo per le consegne. Poi, dal 4 maggio, se continuerà la fase calante dei contagi sarà prossimo alle zero, partirà la fase 2.
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giovedì, 9 Aprile 2020 - 10:26
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